ECCOVI L'ORDINANZA FUGATTI questo il testo che permetterà orari più lunghi per bar e ristoranti
Il presidente Fugatti ha firmato la nuova ordinanza provinciale, che recepisce (ma modifica) il dpcm del presidente Conte. Bar aperti fino alle 20 (invece che le 18), ristoranti aperti fino alle 22, niente didattica a distanza per i ragazzi delle scuole superiori, e apertura degli impianti di sci come lo scorso anno.
Fugatti ha annunciato le novità durante il TGR della Rai: per prima cosa - ha detto - occorre venire incontro alle categorie economiche. Quindi su pressione di esercenti e ristoratori, orari allungati. In Trentino i bar potranno tenere aperto fino alle ore 20. I ristoranti sino alle 22.
Fugatti ha detto che tenere aperti bar e ristoranti fino alle 24 non sarebbe stato possibile: "già ci discostiamo e non è detto che non ci siano controversie con il governo nazionale con una possibile impugnativa, il limite delle 22 è una buona mediazione anche rispetto alla nostra attuale situazione
epidemiologica".
No alla didattica a distanza per le superiori (il governo chiedeva almeno il 75% delle lezioni online): secondo Fugatti in Trentino il problema nopn sono le scuole (ci sono in questo momento più di 100 classi in quarantena su 4900); il problema sono piuttosto i trasporti, e gli assembramenti di studenti fuori dalla scuola, e su questo si intende intervenire.
Infine una apertura per gli impianti: «Per la nostra terra è un comparto essenziale» ha detto Fugatti. Ma come fare? «Intendiamo confrontarci con le altre regioni e province vicine, dal Veneto alla Lombardia all’Alto Adige, per arrivare ad un protocollo di sicurezza con regole comuni. Crediamo che vada aperto il settore, in sicurezza e con tutte le garanzie per la salute» ha detto.
Una novità importante: Fugatti con l'ordinanza impone la chiusura di ogni attività commerciale (negozi e centri commerciali) la domenica.
Bande e cori debbono sospendere ogni attività, ad eccezione di concerti all'aperto, nei quali gli interpreti dovranno essere distanziati di 2 metri l'ìuno dall'altro.
Fra le curiosità, anche la "raccomandazione" agli over 70 anni a non incontrare persone sotto i 30 anni. In pratica, i nonni non devono frequentare i nipotini.
Un lungo capitolo è dedicato alle celebrazioni nei cimiteri: ogni Comune dovrà indicare la capienza massima, con limite di 2 parenti per defunto. Per la festa di Ognissanti vi sarà una deroga a 4 persone per famiglia.
Già ieri Fugatti aveva anticipato: «Premesso che ogni decisione è stata finora presa sulla base di una “diagnosi” continuamente aggiornata della situazione epidemiologica da parte dei nostri esperti sanitari - ha detto Fugatti - abbiamo ragione di ritenere che per il momento in Trentino possono continuare le lezioni a scuola così come fatto finora, senza applicare la didattica a distanza e continuando ad osservare tutte le misure di sicurezza finora adottate. Miglioreremo ulteriormente il servizio del trasporto scolastico, con l’obiettivo di diminuire la portata degli autobus, tenuto conto però che stiamo facendo il massimo con i mezzi pubblici e privati disponibili».
«Nelle pieghe del Dpcm - ha quindi aggiunto il presidente che ha dato conto anche di un confronto con la Provincia di Bolzano - ritieniamo possano esserci margini per consentire di tenere aperti ristoranti e bar fino alle 22 anziché le 18 previste dal decreto nazionale. Abbiamo posto particolare attenzione ai protocolli sanitari e non c’è ragione di non ritenerli efficaci a cena, se per il pranzo vanno bene. Oltretutto già ieri, assieme agli altri presidenti di Regione, abbiamo fatto presente al Governo che precludere il pasto serale significa di fatto costringere alla chiusura la maggior parte degli esercizi».
Il presidente è intervenuto inoltre sul tema delle aperture degli impianti sciistici. «Prendiamo atto con soddisfazione che le nostre osservazioni sono state recepite dal Governo, che in una prima bozza prevedeva da subito la chiusura. Ora c’è una mediazione ragionevole che ci vede già impegnati con le altre regioni simili alla nostra per adottare specifici protocolli che possano consentire di svolgere le attività in sicurezza.
Naturalmente se la curva dei contagi non dovesse imporre ulteriori restrizioni».
ECCO L'ORDINANZA INTEGRALE: