Fa sesso con giovane rumena filmato, viene ricattato: pensionato paga 12 mila euro

Filmato durante un rapporto sessuale e poi ricattato: «Se non paghi diffondiamo le immagini compromettenti e il marito della tua amante si vendicherà per la scappatella». L’uomo in più occasioni ha pagato migliaia di euro, ma poi ha fatto l’unica cosa possibile: vincere l’imbarazzo e rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto.
Ora tre cittadini di origini rumene ma domiciliati in Trentino - due uomini e una donna di età compresa tra i 31 e i 36 anni - sono accusati di estorsione. Tra loro c’è anche il 31enne Sebastian Costea processato a Rovereto per l’estorsione al parroco don Ezio Seppi, anche lui vittima di un ricatto a sfondo sessuale. Il processo è stato rinviato su richiesta delle difese - gli avvocati Cristiam Zanfir, Giovanni Rambaldi e Claudio Zanolli - per una mancata notifica.
Vediamo la vicenda per come è descritta nel capo di imputazione. I tre (la posizione di una quarta persona è stata stralciata) con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, mediante minacce si facevano consegnare da un 66enne di Egna circa 12 mila euro.
Nel dettaglio, nel novembre del 2016 l’odierna imputata entrava in contatto con il pensionato con il quale consumava alcuni rapporti sessuali. Amore a prima vista? Non esattamente: la donna ben presto chiese al 66enne del denaro che a suo dire le serviva per aiutare dei familiari in Romania.
Nel settembre del 2017 la donna presentava al pensionato una sua conoscente rumena che aveva bisogno di lavorare. L’arzillo ma poco accorto pensionato non si tirò indietro e accettò di essere messo in contatto con la giovane. Anche con lei consumò un rapporto sessuale. L’amica che l’aveva messo in contatto con la connazionale finse di risentirsi per il “tradimento”: in occasione di un incontro a tre, disse al 66enne che l’altra rumena aveva ripreso il rapporto intimo con il suo cellulare. Per dare maggior peso a quello che per la procura è un ricatto estorsivo, mostrò anche alcune immagini del video. In quell’occasione non chiese denaro ma preparò il terreno dicendo che l’amica sarebbe dovuta scappare in Romania se il marito avesse scoperto il tradimento.
Nel novembre del 2017,mentre si trovava a casa sua, il pensionato ricevette la visita della giovane romena con cui aveva fatto sesso. Questa era in compagnia di un uomo, presentato come il marito. Quest’ultimo disse al pensionato che era finito in un sacco di guai per la relazione con sua moglie. Al 66enne venivano richiesti a titolo riparatorio 3.000 euro (di questi pagati 2.650 euro), somma che avrebbe dovuto tacitare l’intera vicenda evitando ritorsioni sul pensionato e sulla famiglia della donna. Pochi giorni dopo il terzetto sarebbe tornato a battere cassa: pretese 10.000 euro, ricevendone in acconto 900. Il giorno seguente tornarono alla carica sollecitando il saldo da versare ad un uomo - dissero - pericolosissimo «che già aveva fatto 20 anni di carcere». Il pensionato consegnò altri 8.450 euro, denaro che ben difficilmente potrà recuperare.

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