Pandemia in Italia, i morti oggi sono 246. Sale l'incidenza dei positivi (7,6%) nei test. Più contagi fra i giovani

Sono 13.114 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale dall'inizio dell'emergenza di 2.938.371.

Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute sono invece 246, in aumento rispetto alle 192 di ieri, che portano il numero complessivo a 97.945. 

Sono 170.633 i test (molecolari e antigenici) processati nelle ultime 24 ore in Italia, in calo rispetto ai 257.024 di sabato, come sempre avviene la domenica.

Il tasso di positività è al 7,6%, in aumento rispetto al 6,8% di ieri.

Sono 2.231 i pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia, con un aumento di 58 unità rispetto a ieri, nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo il ministero della Salute, sono 171 (ieri erano 131). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 19.112 persone, 474 in più rispetto a ieri.

Sul fronte della prevenzione, domani il governo potrebbe presentare il nujovo dpcm che sarà in vigtore dal 6 marzo al 6 aprile.

Intanto, l'istituto superiore di sanità conferma che il contagio ora è più presente fra i giovani.

A partire dalla fine di gennaio l'incidenza dei casi di Covid-19 nella fascia sotto i 20 anni ha superato, per la prima volta da inizia pandemia, quella delle fasce di popolazione più adulte, e a febbraio è rimasta leggermente più alta. Lo sottolinea un 'ocus sull'età evolutiva prodotto dall'Iss e presentato lo scorso venerdì al Cts.

L'incidenza di gennario/febbraio è stata intorno ai 150 casi per 100mila abitanti.

Il valore piu' alto è registrato fra i 13-19 anni, poco meno di 200 casi ogni 100mila abitanti, mentre nei più piccoli è minore. 

Nelle fasce di età più giovani, fra i casi diagnosticati rimangono pochissimi quelli gravi, mentre quelli lievi sono circa il 60% e il resto sono pauci sintomatici.

Il rapporto ha censito anche il numero assoluto dei casi nella fascia di età sotto i 20 anni, che sono stati sopra i 106mila a novembre per poi scendere a circa 61mila sia a dicembre che a gennaio.

Sempre a novembre si è raggiunto il picco di ricoveri in terapia intensiva per queste fasce, 53, scesi poi a 25 a dicembre e 21 a gennaio. Stesso andamento per i decessi, otto a novembre.

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