Il manifesto delle sardine Dieci piazze contro Salvini
«Benvenuti in mare aperto». Il movimento nato dalla potenza di una metafora, le sardine, che giura di aver messo in «grave difficoltà» la Bestia, la macchina di comunicazione salviniana, è già rete, tutt’altro che virtuale.
E lancia il suo manifesto nel segno dichiarato dell’anti-populismo: Giulia, Andrea, Roberto e Mattia, i quattro ragazzi bolognesi che hanno lanciato il flash-mob a Bologna da 20mila persone per «la sveglia» al popolo di centrosinistra, promettono ai «populisti» che «la festa è finita». Dalla pagina Facebook da cui tutto è partito mettono in calendario almeno altri dieci eventi e altrettante piazze, da Sorrento a Milano.
«Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete - scrivono le "sardine" bolognesi - Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare. Adesso ci avete risvegliato. E siete gli unici a dover avere paura. Siamo scesi in una piazza, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo contati.
È stata energia pura. Lo sapete cosa abbiamo capito? Che basta guardarsi attorno per scoprire che siamo tanti, e molto più forti di voi». «Noi siamo le sardine, e adesso ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto», concludono.
Il manifesto, spiega Mattia Santori, uno dei quattro di Bologna che hanno dato il via al movimento, nasce per mettere dei punti fissi. «Per ricordare cosa sta succedendo e del perché». La Bestia della comunicazione di Salvini, aggiunge, «è in grave difficoltà, perché una volta smascherata la sua fragilità sta provando a riparare». Ma il rilancio dei «gattini» anti sardine, aggiunge Mattia, è la dimostrazione che «ancora non hanno una chiave di lettura del fenomeno. Del resto è difficile che la cura arrivi dall’untore». Ora, sottolinea, «stiamo organizzando una quindicina di piazze ma le richieste sono arrivate già per centinaia, anche due all’estero, in Olanda e Irlanda».
Le forze dei quattro ragazzi bolognesi, tra giornate trascorse non solo nelle loro attività professionali e sociali ma anche a rispondere alla stampa, alle tantissime adesioni e richieste di cittadini in tutta la penisola, sono concentrate nell’obiettivo primario di non disperdere o snaturare l’energia che si sta manifestando. «Il rischio adesso - dice Mattia - non è l’ondata d’urto dalla Bestia ma eventi che nascono per secondi fini, dei falsi. L’importante è ribadire che l’unico calendario ufficiale, che rilanciamo e supportiamo, è quello sulla pagina Facebook delle 6mila sardine».
Da questo spazio online, sul quale presto comparirà la spunta blu di Facebook (segno di autenticità), sono già lanciate dieci date in calendario. Oggi a Sorrento hanno manifestato le locali "fravaglie", sabato sono in agenda Reggio Emilia e Perugia, fino al primo dicembre con la grande adunata attesa in piazza Duomo a Milano. Il prossimo appuntamento al quale presenzieranno anche i quattro bolognesi sarà domenica a Rimini, in concomitanza con una visita di Matteo Salvini. Il leader della Lega ha abbozzato l’idea di presentarsi in piazza accanto alle sardine. Se lo facesse, risponde Mattia, «lo accoglieremo con il silenzio e l’indifferenza, non cadremo nel tranello dei megafoni del populismo».