Primi 400 campioni di sangue In Trentino immunità bassa Anticorpi sul 2% delle persone
Chi sperava che l'indagine dell'Istat rivelasse che in Trentino c'è una buona immunità contro Covid-19 rischia di rimanere deluso. I primi risultati delle analisi effettuate nei laboratori dell'Azienda sanitaria rivelano che su circa 400 campioni la percentuale delle persone che sarebberoo entrate in contatto con il virus negli scorsi mesi oscilla tra l'1 e il 2%. «Il numero dei campioni di sangue analizzato è ancora relativamente basso - conferma il dottor Patrizio Caciagli, direttore di area dei servizi laboratori e trasfusionale dell'Azienda sanitaria - ma fino ad ora sembra che la popolazione non sia molto immune. Il numero delle persone trovate con anticorpi si conta sulle dita di una mano e alcuni di loro erano ex malati che avevano già effettuato il tampone in precedenza».
Ovviamente, per tirare le conclusioni occorre aspettare gli esiti di tutti i prelievi. Ieri, ad esempio, ne sono stati effettuati altri 200 e i risultati si sapranno nelle prossime ore.
«Dopo i primi giorni in cui la gente non rispondeva in quanto non conosceva il numero di telefono che compariva sul display del cellulare, ora c'è stato un aumento delle risposte al call-center della Croce Rossa - spiega Davide Galassi, referente trentino dei volontari Croce Rossa.
«Dopo un tiepido avvio siamo fiduciosi che questa settimana si riuscirà ad effettuare la maggior parte dei controlli. Probabilmente, essendo partiti con qualche giorno di ritardo, il termine potrebbe slittare ma è questione di poco. La scorsa settimana abbiamo terminato la prima ondata e con questa dovremo completare il resto».
Il campione Istat per la Provincia di Trento si compone di 4.384 persone residenti in 48 comuni del Trentino, estratte dall'Istat per essere rappresentative delle caratteristiche della popolazione in termini di età, distribuzione territoriale e attività lavorativa svolta. L'indagine permetterà di determinare la percentuale di popolazione che ha "incontrato" il virus dall'inizio della pandemia e ha conseguentemente sviluppato una risposta immune contro di esso.
Per lo svolgimento del progetto, Ministero della Salute, Istat e Croce Rossa Italiana, hanno stilato un protocollo d'intesa che vede il coinvolgimento della Croce Rossa Italiana (Cri) nell'attività di Call-center e di effettuazione dei prelievi soprattutto nelle periferie. Per i residenti dei comuni di Trento, Pergine e Riva del Garda il prelievo viene eseguito nei punti prelievo dell'Apss e sempre i laboratori dell'Azienda analizzano poi tutti i campioni.