Sat-Sosat: i cori per la prima volta insieme
Sarà un po' come far cadere un muro, un muro che dura da quasi settant'anni. Per la prima volta nella loro storia, i due cori della Sat e della Sosat, «cugini» ma da sempre fieramente rivali, saliranno insieme su un palcoscenico. Non canteranno insieme (un passo alla volta...), ma si divideranno equamente il palco dell'auditorium di Trento, il prossimo 15 febbraio: 24 pezzi in tutto, 12 per ogni coro. Un appuntamento imperdibile.
Non sarà una jam session, non sarà un duetto d'amore, non esageriamo: perché due cori fieramente rivali e testardi come sanno essere i trentini - seppur trentini armonici come satini e sosatini - non possono mica abbandonare sessantanove (69!!!) anni di sana e sapida concorrenza convergendo come niente fosse in un unico impasto vocale corale, quale era in origine il coro Sosat fondato nel 1926, poi ribattezzato Sat in obbedienza al fascismo a cui non piaceva la «o» della sezione «operaia».
Però la notizia è storica: per la prima volta i due cori cugini, glorie universalmente riconosciute del canto di montagna, canteranno sullo stesso palco nella stessa serata: sabato 15 febbraio, all'indomani di San Valentino festa degli innamorati, all'auditorium. Probabilmente (la notizia è ancora ufficiosa perché la confstampa sul doppio concerto sarà convocata per venerdì) il live set sarà in due tempi equamente suddivisi in sei canti ciascuno per Sat e per Sosat. Dunque 24 pezzi in tutto, fatti salvi gli inevitabili bis a furor d'auditorium (e se magari nei bis saltasse fuori la storica accoppiata simultanea satsosatina, o sosatsatina che dir si voglia? Già fare le combinazioni - e il titolo dell'articolo - è un problema diplomatico... prima gli operai o gli altri?).
«Il Coro - scrive il sito ufficiale della Sat - è nato ufficialmente a Trento il 25 maggio 1926 quando Nino Peterlongo, Presidente della S.O.S.A.T., convinse i cantori riuniti attorno ai fratelli Pedrotti a debuttare pubblicamente al Castello del Buonconsiglio. Da allora il coro fu chiamato Coro S.O.S.A.T., denominazione che conservò fino agli anni trenta e che mutò in Coro della S.A.T. in seguito alle disavventure politiche della S.O.S.A.T. che si conclusero con la sua soppressione».
Aggiunge Andrea Zanotti, il presidente, sul sito Sosat: «Nel 1938, poi, dopo l'emanazione delle leggi speciali, la sigla SOSAT, con quel suo aggettivo "operaio" che la contraddistingue, non diviene più praticabile. Il Coro continuerà la sua attività con il nome "Coro della SAT". Ma in Trentino molti continuano a chiamare il coro con il suo vecchio nome, "Coro della SOSAT", almeno fino all'anno Domini 1941, allorquando, con molti dei suoi componenti richiamati alle armi a guerra già iniziata da tempo, il coro cessa di fatto la sua attività. Esiste quindi continuità tra il primo Coro SOSAT e il Coro SAT. La sigla SOSAT tornerà a vedere la luce subito dopo la guerra, quando, nel maggio 1945, il primo sindaco di una Trento di nuovo libera, Gigino Battisti, figlio di Cesare, chiamerà Peterlongo per incaricarlo di ricostituire la SOSAT ed il coro».
A ruota, nella Trento ancora ferita dai bombardamenti, ricomincerà l'attività anche il coro Sat. I presidenti Claudio Pedrotti (Sat) e Zanotti (Sosat) annunciarono insieme la grande pace - sull' Adige - il 29 marzo 2013, concludendo l'articolo a doppia firma: «Quel coro Sosat che ha visto la luce nel 1926 appartiene ormai a tutti».
Ora il doppio concerto del 15 febbraio 2014: sarà un biglietto per collezionisti.