Castello, in tre anni -29%

Il Castello del Buonconsiglio, la corazzata del settore culturale (e monumentale) trentino, tra poco sarà fruibile anche dai portatori di handicap. Nonostante  siano arrivati per tutti i tempi della vacche magre e quindi, papale papale, i tempi dei tagli di risorse. Tagli profondi, visto che in tre anni il bilancio dell'ente dovrà ridursi del 30%

di Renzo Maria Grosselli

Il Castello del Buonconsiglio, la corazzata del settore culturale (e monumentale) trentino, tra poco sarà fruibile anche dai portatori di handicap. Nonostante  siano arrivati per tutti i tempi della vacche magre e quindi, papale papale, i tempi dei tagli di risorse. Tagli profondi, visto che in tre anni il bilancio dell'ente dovrà ridursi del 30%.
In verità, la realizzazione dell'ascensore, perché di questo si tratta, non calerà sul bilancio del Museo ma i costi saranno sostenuti dalla Soprintendenza provinciale ai beni archettonici e archeologici. Il progetto, lo dice il soprintendente  Sandro Flaim , sarà esecutivo entro la fine di quest'anno e, forse, potrà andare in appalto entro lo stesso termine. «In verità - dice Flaim - i progetti che riguardano il castello di Trento sono due: il primo riguarda l'ascensore e servirà, in gran parte, a "sbarrierare" la struttura. Una cosa assolutamente non semplice per un monumento di quel genere, un bene storico-architettonico di primaria importanza». Non è ancora disponibile una cifra definitiva riguardo al costo totale dell'operazione ma da quello che si sa l'opera potrebbe costare qualcosa come 300.000 euro.
«Una risposta di civiltà, - fa sapere il direttore del Buonconsiglio,  Franco Marzatico  -  del resto chiesta con insistenza dalle associazioni di portatori di handicap». Sappiamo che una delle più tenaci, in questo senso, è stata Handy Crea di Trento, presieduta da  Graziella Anesi .
Il secondo progetto, già tutto su carta e che aspetta però il finanziamento, riguarda invece il completamento della «pulizia e restauro» di una parte del monumento (due torrioni erano già stati sottoposti a  maquillage ). «Ogni pietra - dice Flaim - dovrà essere restaurata, sigillata e pulita con appositi materiali, sanate le microfessurazioni». Tra l'altro, quindi, verrà tolto lo smog depositatosi sul Castello negli ultimi 50 anni. Il costo di questo secondo progetto dovrebbe aggirarsi sui 180.000 euro.
Ma come sarà l'elevatore-ascensore, che architettonicamente dovrà inserirsi in una struttura così imponente e allo stesso tempo delicata? «Il Castello ha proposto, tramite il suo Comitato scientifico - dice Franco Marzatico - una struttura trasparente, in vetro, situata all'interno del cortile di Castelvecchio, ripristinando una porta e aprendo una parte di finestra. In questo modo si serve tutto il castello, si dà accessibilità a tutti i piani, con l'esclusione dell'accesso alla zona dell'appartamento clesiano e in direzione di Torre Aquila. Infatti dopo la Sala Grande ci sono, purtroppo, dei gradini. Ma un disabile avrà la possibilità di entrare dalla parte della Caffetteria e arrivare alla Giunta Albertina. Restano quel paio di gradini ma al cuore del Castello ci arrivi. Sala Grande, zona dell'ex Tribunale diventeranno fruibili. Un segno di civiltà e allo stesso tempo un adeguamento alla normativa».
Altri lavori in quest'annata, sono previsti in un altro maniero che dal Buonconsiglio dipende, Castel Thun. L'obiettivo sarà quello di recuperare il cosiddetto Cantinone, per potervi esporre la decina di carrozze depositate in quella struttura e che sono state, nel frattempo, restaurate a cura della Soprintendenza per i beni storico artistici (sarà invece la Soprintendenza per i beni monumentali ad adeguare le strutture del Cantinone).  Nonostante i tagli, si diceva. Proprio una delibera della giunta provinciale i cui verbali sono stati resi noti ieri (la numero 69) definisce il purgatorio che attende il Castello del Buonconsiglio tra il 2014 e il 2016. Il bilancio di previsione del 2014 dovrà pareggiare nell'importo di 4 milioni di euro, contro i 4,6 milioni del 2013. Un calo di circa il 12% (a cui naturalmente si deve aggiungere la perdita dovuta all'inflazione). Per il 2015 il bilancio sarà di 3,34 milioni e per il 2016 di 3,28. In tutto, tra il 2013 e il 2016 la cura dimagrante stabilita dalla giunta provinciale per il Castello del Buonconsiglio (in realtà quattro castelli con Beseno, Stenico e Thun) sarà del 29%, un terzo del bilancio quindi. Ricordiamo che il Castello in un anno come il 2013 ha fatto cassa per più di un milione: il valore dei biglietti venduti.

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