Tacco e tutina aderente «Babba» Natale diventa sexy
Al posto del paffuto, bonario e, diciamolo, non troppo attraente Santa Klaus, domani in una vetrina di Trento ci sarà un'ammiccante babba natale, una donna provocante con tutina rossa iper attillata e orecchie da coniglietta di Play boy. I tempi cambiano, si potrà pensare, e con essi anche la visione dell'Avvento e i personaggi che lo caratterizzano. In questo caso il salto estetico è abissale, con buona pace di chi è ancora affezionato al nonnetto barbuto residente in Finlandia. La scelta di puntare su una figura provocante e sensuale non è stata fatta a caso, perché è legata a un negozio di intimo, il «Calaresu» in via Diaz. Il cartello in vetrina spiega che, a causa di impegni improrogabili, Babbo natale e le sue renne non riusciranno a presenziare durante le domeniche d'oro; per non far sentire troppo la sua mancanza in terra trentina, l'uomo del Polo Nord avrebbe mandato nel capoluogo la sua avvenente sorellina, impersonata dalla a dir poco tonica istruttrice di fitness Silvana Fedrizzi, che anni fa aveva organizzato in città anche un corso per imparare a camminare sui tacchi.
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Una trovata commerciale per vendere più reggiseni e guepière? «Fino a un certo punto», risponde la titolare Roberta Calaresu, che dal 1980 gestisce il negozio in centro. «Con la babba natale sexy di sicuro le clienti faranno più fatica a entrare, forse si sentiranno anche in imbarazzo, quindi domenica non farò grandi affari. Il mio intento era un altro, diverso dal guadagno: in un periodo così difficile, vorrei strappare un sorriso ai passanti». A giudicare dalle prove generali di ieri pomeriggio l'iniziativa ha centrato il bersaglio. Indossato un costume stile seconda pelle scollato sul davanti e sul didietro e stivali in pelle tacco dodici, la modella si è posizionata sullo sgabello in vetrina e da lì ha cominciato a salutare i passanti. Molti hanno distolto lo sguardo imbarazzati, ma altrettanti hanno sorriso di rimando e hanno ricambiato il «ciao», salvo poi allontanarsi sghignazzando. Roberta Calaresu non teme i moralismi, anche perché nel suo negozio si vende biancheria per tutte le donne, con particolare attenzione alle taglie forti, senza discriminazioni per chi può solo sognare le misure 90-60-90. «Tutte le donne sono belle, con i miei capi io valorizzo anche chi non è perfetta. Ero stufa di avere un signore sovrappeso in vetrina, così ho pensato alla babba natale sexy», conclude l'imprenditrice trentina.