Sanremo fa il botto di ascolti, Festival più visto da 10 anni
Carlo Conti chiude con il botto di ascolti. La serata finale di Sanremo, che ha visto il successo del trio Il Volo, ha avuto 11.843.000 spettatori pari al 54.21% share. L'ultima serata del festival 2014 fece segnare una media di 9 milioni 347 mila spettatori pari al 43.51%.
"L'anno prossimo me ne vado alle Maldive: nel periodo del festival ho prenotato una settimana di vacanze". Carlo Conti ha il volto stanco ma soddisfatto: ha chiuso un'edizione di Sanremo da record, con la media di ascolto più alta degli ultimi dieci anni - 10 milioni 837 mila spettatori con il 48.64% - e un saldo attivo da ben 6 milioni di euro. Ma proprio i numeri del trionfo lo spingono a riflettere su quel bis al festival che tutti, dg Rai Gubitosi in testa, invocano: "Credo che sia prematuro parlare del futuro: datemi un mese di tempo. Orientativamente direi di no, credo sia impossibile per me fare meglio di questi numeri. Magari ci torno fra due, tre o vent'anni... Ne parleremo", frena. "Sanremo è la mia terza casa dopo Firenze e Roma, magari tornerò d'estate a godermi questo angolo di paradiso", spiega Conti, che non esclude una nuova esperienza come "direttore artistico" magari accanto a "un altro conduttore. Ognuno porta il suo mondo, le idee, la forza, l'energia". "Conosco bene Carlo - gli fa eco il direttore di Rai1 Giancarlo Leone - e comprendo che proprio questo straordinario successo lo spaventi e lo spinga a prendersi del tempo per valutare pro e contro di un bis. Credo che alla fine prevarrà lo spirito aziendale". L'aziendalista abituato a presidiare i punti chiave del palinsesto, il mediano andato in gol, il cerimoniere della nuova tv nazional popolare, oggi rivendica di aver "dato un taglio alla Carlo Conti" a Sanremo, "realizzando un festival per la gente, per il pubblico", "scegliendo brani che sono già nelle radio", "dando spazio ai giovani in prima serata", forse la sua soddisfazione più grande, e "approfittando della cassa di risonanza per aprire spunti di riflessione", dalla centralità della famiglia - in versione nucleo da 16 figli o coppia insieme da 65 anni - a Sammy, il ragazzo affetto da sindrome da invecchiamento precoce. Ma Conti si è anche divertito a rappare con Will Smith, a gigioneggiare in dialetto siciliano con i coniugi Manenti, perfino a canticchiare: "Sono fiorentino, l'ho sempre fatto, anche a Tale e quale show o all'Eredità prendo in giro i concorrenti e poi torno sui binari.
Con Will Smith è stato esilarante, abbiamo improvvisato tutto. Forse il palco dell'Ariston catalizza maggiormente l'attenzione, ma la spontaneità resta una cifra del mio stile. Non ho mai nulla di scritto, vado a braccio, perché viene tutto più facile e più bello". Della finale, vista da 11,8 milioni di italiani pari al 54% di share, porta nel cuore "la commozione per le letterine di saluto di Emma, Arisa, Rocio, splendide compagne di viaggio", e la gioia, "più umana che professionale", di aver 'benedetto' la rivincita di Panariello a Sanremo: "Giorgio aveva molti dubbi quando l'ho chiamato per invitarlo: questo palco gli ha dato soddisfazioni, ma anche molte preoccupazioni. E' stato il riscatto: ha fatto il picco di ascolto (14,8 milioni di spettatori, ndr), ha proposto un intervento fantastico. Abbiamo macinato chilometri insieme, dalle feste dell'Avanti, dell'Amicizia, dell'Unità: ritrovarci qui dopo 30 anni è stata una soddisfazione gigante".
La Rai è pronta a fargli una statua: "Al posto del cavallo di Viale Mazzini qualcuno vuol mettere me, Frizzi e Antonella Clerici", scherza Conti. Ma a Sanremo penserà poi. Ora è ansioso di tornare 'a casa': "L'unica cosa che ho chiesto quando ho accettato di fare il festival è stata di riprendere subito L'Eredità: per me è fondamentale che gli italiani mi vedano come quello che torna ogni sera a cenare con loro".