Il primo kit portatile di sequenziamento del Dna
Parla anche trentino il kit portatile di sequenziamento del DNA che può essere utilizzato direttamente sul campo, svincolando i ricercatori da laboratori e infrastrutture costose
I ricercatori del MUSE e del dipartimento di genetica dell'Università di Verona - in collaborazione con Oxford Nanopore Technologies e Biodiversa, Trento - sono impegnati in un progetto di sviluppo bio-tecnologico estremamente innovativo che il 4 maggio alle 12 verrà presentato in anteprima al pubblico internazionale nell’ambito di una conferenza stampa presso il MUSE di Trento.
Si tratta di un kit portatile di sequenziamento del DNA che può essere utilizzato direttamente sul campo, svincolando i ricercatori da laboratori e infrastrutture costose. Nel corso della conferenza stampa i ricercatori del MUSE presenti in sala dialogheranno via skype con quelli impegnati nel sequenziamento di un animale selvatico, sulla montagna di Rungwe in Tanzania. La sequenza ottenuta sul campo sarà inviata tramite uno smartphone direttamente al MUSE dove sarà decodificata, rivelando l’identità dell’animale. È la prima volta che un sequenziamento viene effettuato fuori dai laboratori.
Il kit di sequenziamento si propone di rivoluzionare l’esplorazione della diversità biologica in tutte quelle regioni del pianeta che non sono dotate di infrastrutture dedicate all’analisi genetica, ma le potenzialità future riguardano, ad esempio, la sicurezza alimentare, i controlli doganali e le analisi mediche, soprattutto nei paesi del sud del mondo.