Alzheimer in aumento. Diecimila casi in Trentino
In Italia vi sono 410 mila nuovi casi all'anno e 1 milione di malati, cifre destinate a crescere
«Nel 2013 sono stati diagnosticati 525 nuovi casi che si aggiungono ai dati ufficiali del 2009 registrati in provincia di Trento: dai 7.200 casi circa di malati di Alzheimer di allora ipotizziamo ragionevolmente la crescita a 10.000, considerando poi almeno altre 20.000 persone coinvolte nella cura tra familiari e badanti. In Italia vi sono 410 mila nuovi casi all'anno e 1 milione di malati, cifre destinate a crescere: in una società a rapido invecchiamento, dopo gli 80 anni una persona su tre si ammala di Alzheimer, una diagnosi che è una condanna visto che non ci sono ancora cure e farmaci che consentano la guarigione». Sono le cifre riportate dal presidente dell'Associazione Alzheimer, Renzo Carrozzini, all'incontro che ha inaugurato il Mese Alzheimer nella sala conferenze della Fondazione Caritro.
Numeri in rapido aumento rispetto ai quali è evidente la necessità di puntare sulla prevenzione, e non solo. «Non abbiamo dati precisi sulla diffusione attuale della patologia in provincia, un deficit da colmare al più presto essendo il tema delle demenze centrale per impostare le politiche socio-sanitarie dei prossimi anni», ha affermato il neo-assessore alla sanità Luca Zeni.
I relatori hanno approfondito il rapporto tra «Alimentazione e Alzheimer» all'insegna del motto «Mens sana in corpore sano». Uno stile di vita basato su una corretta alimentazione e sullo svolgimento regolare di attività fisica sono fondamentali per prevenire e ridurre il rischio della malattia, come hanno evidenziato nei loro interventi il dottor Michele Pizzinini, specialista in Scienze dell'Alimentazione e diabetologo, e il dottor Andrea Arighi, Neurologo dell'unità dipartimentale malattie neurovegetative presso l'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Giorgia Caldini, responsabile del Centro diurno Alzheimer, ha infine sottolineato l'importanza di adattare la cura alla persona offrendo esempi pratici su come relazionarsi con il malato.