A Educa i cuori pensano e raccontano
La mattinata di apertura di EDUCA si è conclusa con il momento simbolico che ha coinvolto bambini e ragazzi nella campagna culturale del festival “L’educazione mi sta a cuore” e con la premiazione del concorso rivolto alle scuole “E tu cosa ci metti dentro al cuore?” . Tra le opere scelte dalla giuria video, messaggi poetici e perfino una campagna pubblicitaria. Per tutta la durata del festival sarà possibile ammirare le opere in gara esposte a Rovereto nei luoghi del festival.
Questa mattina quasi 900 bambini e ragazzi dalle scuole di tutto il Trentino era presenti a teatro, nelle sale e nei giardini di Rovereto. Alcuni attenti e curiosi verso la vicenda del crollo della Lehman Brothes raccontata in Pop Economix, altri rapiti dall’atterraggio dell’Aviatore e dalla sua amicizia con il Piccolo Principe e altri ancora in dialogo con Maurizio Buscaglia e Jammar Sanders. E poi altre classi, a partire dai testi classici, hanno sperimentato la parola scritta, unendola alla lettura ad alta voce e alla comunicazione non verbale oppure imparato, giocando, il concetto di libertà e regole attraverso l’arte di Mimmo Rotella e la storia del barone Cosimo Piovasco di Rondò. Tutti insieme poi al momento culminante della campagna culturale “l’educazione mi sta a cuore” nei giardini del MART dove sono stati premiati anche i vincitori del concorso “e tu cosa ci metti dentro al cuore?” e dove nei giardini del MART.
Cuori pensanti, poetici, attenti alle proprie radici, ma aperti sul mondo. Sono alcuni dei cuori di EDUCA, ovvero dei cuori ideati dalle 33 classi delle scuole di ogni ordine e grado del Trentino che hanno partecipato al concorso “E tu cosa ci metti nel cuore?”, ideato dal comitato promotore con il sostegno della Federazione Trentina della Cooperazione e delle Casse Rurali trentine. Centinaia di bambini e ragazzi hanno collaborato per creare il “loro” cuore. “Una partecipazione elevata – ha commentato il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi nel messaggio che ha inviato stamani al Comitato Promotore e ai partecipanti al concorso – a conferma del fatto che siamo sulla strada giusta nel dedicare tanta attenzione all’universo dell’istruzione e della formazione”.
Non è stato facile per la giuria individuare le opere più meritevoli. “La nostra scelta – ha commentato Remo Job, direttore del Dipartimento di psicologia e scienze cognitive dell’Università di Trento e componente della giuria – ha tenuto conto non tanto degli aspetti estetici, ma dell'originalità del punto di vista, della coerenza con il tema del concorso e della capacità dimostrata di lavorare in gruppo”.
Ed è proprio per l’originalità dell’elaborato, nato da un percorso, sia personale che collettivo, personale di riflessione e identificazione con il tema affrontato che la V A della scuola primaria “Darwin” di Mezzolombardo si è aggiudicata il premio per la sezione della scuola primaria con un lavoro dal titolo “L’educazione apre le porte sul mondo”. Premiati insieme a loro, con una menzione speciale la III A e la III B dell’Istituto comprensivo del Chiese “Don Milani” che con il loro “Dal click al pennino: a teatro con nonno e bambini” hanno recuperato gli elementi storici legati alla scuola di un tempo e proposto una riflessione sull’evoluzione del concetto di educazione scolastica.
Per la sezione dedicata alle opere delle scuole secondarie di primo grado, è stata premiata la III E della scuola media “Negrelli” di Rovereto che attraverso i suoi “Cuori pensanti” ha saputo mettere i sentimenti non in contrapposizione con la ragione, ma a supporto della stessa. Menzione speciale per la I C della scuola media “Bresadola” di Trento, che attraverso “Minacciosi avvertimenti ed inviti poetici – per un’educazione positiva” ha saputo coniugare dei sani stili di vita a dei messaggi poetici, presentando la poesia come strumento di forte emancipazione educativa, e per la II G della scuola media “S. Pedrolli” di Gardolo per l’opera “I care”, frutto di un percorso di autoconsapevolezza maturato all'interno del gruppo classe.
Infine, ad aggiudicarsi il premio per la sezione della scuola secondaria di secondo grado il lavoro svolto dalle classi IV A1, V A1, IV A, V B, IV C e III B del Liceo artistico Depero di Rovereto che hanno elaborato “Un’immagine per EDUCA – campagna pubblicitaria l’educazione è…” esprimendo in modo originale, efficace e congruente il messaggio proposto dal concorso. A colpire la giuria, in particolare, le caratteristiche tecniche degli elaborati, dagli elementi grafici all'utilizzo delle tecniche fotografiche, dall'accostamento dei colori alla composizione originale partendo da materiali di scarto o di recupero.
A premiare le classi vincitrici, che si aggiudicano un viaggio o una visita studio di una giornata, erano presenti insieme a Job, gli altri due componenti del comitato promotore Cristina Azzolini, vicesindaco e assessore all’istruzione, formazione, ricerca e promozione delle pari opportunità del Comune di Rovereto, e Roberto Ceccato, responsabile del servizio infanzia e istruzione di primo grado della Provincia autonoma di Trento. A congratularsi con i partecipanti al concorso anche il sindaco di Rovereto Francesco Valduga e Carlo Dellasega, direttore generale della Cooperazione Trentina.
Ma la possibilità di esprimersi creativamente a EDUCA continua grazie a “L’educazione mi sta a cuore!”, campagna culturale dove tutti sono invitati a portare il cuore di EDUCA rielaborato secondo il proprio sentire. Un invito che il comitato promotore ha esteso anche a chi non potrà essere fisicamente a Rovereto, chiedendo loro di stampare, colorare, trasformare il cuore simbolo dell’iniziativa e poi attaccarlo alla finestra, appenderlo al parco, in giardino, per strada. Ma soprattutto fotografarlo e postarlo sulla pagina Facebook della campagna e su Twitter (#leducazionemistaacuore).