Rai, addio alle «signorine buonasera» Andreatti: un'esperienza divertente
In pensione molte di loro ci sono da un po’ per raggiunti limiti di età, altre sono morte prematuramente, la maggior parte gode di ottima salute.
Dopo 62 anni - per molti un po’ di nostalgia, per altri solo curiosità - le «signorine buonasera» si accomiateranno dal pubblico e scompariranno dalla scena.
L’ultima sarà la perginese Claudia Andreatti, da nove anni in questo ruolo su Rai1, proprio come Elisa Silvestrin, la trentina Miss Italia 2006, la seconda alle sue spalle e con il titolo di Miss Cinema.
«È stato un impegno molto divertente del quale sono grata alla Rai - commenta Claudia Andreatti - perché ho cominciato subito dopo il titolo di Miss Italia e ne ho ricavato un grande arricchimento professionale.
Entrare ogni giorno nelle case degli italiani per quasi dieci anni è difficile da dimenticare, anche se, tutto sommato, non sono dispiaciuta che questa avventura finisca, perchè sono pronta a fare nuove esperienze.
Sabato pomeriggio saluterò il pubblico, anche se ci sarà un’appendice serale, e poi comincerò i miei viaggi per “Unomattina estate” che prevedono anche incontri con atleti azzurri alle Olimpiadi».
Alcuni nomi di annunciatrici sono storici: Nicoletta Orsomando, Aba Cercato, Gabriella Farinon (detta Viso d’angelo), Rosanna Vaudetti, Anna Maria Gambineri, Mariolina Cannuli, Maria Giovanna Elmi, Beatrice Cori, Marina Morgan. A quelle della nuova generazione era stato affidato il compito di offrire a un’immagine «troppo virtuale», come dice Maria Giovanna Elmi, «lontana dal tono familiare delle colleghe.
Nessuno ricorda i loro nomi, non per mancanza di professionalità, ma perché le hanno private di personalità. Ci sono tante persone anziane che non guardano internet, non hanno dimestichezza con le guide tv digitali e le annunciatrici potrebbero ancora essere un punto di riferimento se si ritornasse alla vecchia maniera. La signorina buonasera non deve sembrare una modella e io telespettatore non devo soffermarmi sull’acconciatura dei capelli o sulle scarpe, sull’abito, devo affezionarmi alla sua voce, a quel volto».
Un tempo, in effetti, il volto delle annunciatrici era così riconoscibile che attraverso ognuna di loro si poteva ricostruire l’evoluzione di un dato periodo storico, ma anche del costume in Italia: gli anni ‘50 della Orsomando, i ‘60 della Vaudetti, i ‘70 di Maria Giovanna Elmi, i ‘90 della Moscato e della Canale che è ancora dipendente.
Nicoletta Orsomando è stata l’annunciatrice Rai per antonomasia, con il primato di longevità lavorativa. Dizione perfetta e grande eleganza, iniziò la carriera negli anni ‘50, è in pensione dal 1993.
Mariolina Cannuli negli ‘60 divenne popolare soprattutto grazie ad una esilarante imitazione che ne fece Alighiero Noschese nello spettacolo «Doppia coppia». Era considerata la «donna fatale», anche grazie al suo look moderno e fuori dagli schemi. Ha fatto parte del cast di alcuni programmi Rai quali Canzonissima.
Roberta Giusti, bellissima, face girare la testa a molti.
Indimenticabile il suo volto in lacrime alla fine della messa in onda dei funerali della scorta di Aldo Moro. Amica del cuore della collega Elmi con la quale incise anche un disco nel 1982 dal titolo Buon natale, è stata stroncata a soli 42 anni da un tumore.
Maria Giovanna Elmi, una «bionda» che ha fatto sognare milioni di italiani, soprannominata «la fatina» per il suo aspetto angelico.
Negli anni ‘70 presentò due edizioni del festival di Sanremo. Dopo la pensione, tra i picchi di notorietà la partecipazione all’Isola dei famosi nel 2005 con la conduzione di Simona Ventura. Ha appena terminato di scrivere un libro.
Anna Maria Gambineri debuttò come concorrente del Gioco dei mimi inserito in «Telematch», condotto da Silvio Noto ed Enzo Tortora. Due anni dopo venne scritturata come annunciatrice Rai.
Ha lasciato a metà degli anni ‘90.
Ilaria Moscato vanta una carriera sprint: ha iniziato nel 1982 come annunciatrice Rai, ma in seguito è passata a condurre diversi programmi. Dal 5 ottobre 2002 al 2012 è stata al timone, assieme a Marcellino Mariucci, della rubrica del sabato pomeriggio di Raiuno Easy Driver.
Beatrice Cori era il sogno «proibito» di tanti italiani.
Alta, bionda, appariscente, amava cambiare spesso immagine e pettinatura: capelli lisci, lunghi, o ricci. Nel ‘90 la Rai lanciò una sorta di codice di comportamento per il look. Pietra dello scandalo, una scollatura audace. Si è spenta nel 2000.
Marina Morgan esordisce come attrice con piccole parti nel cinema anni ‘60. Lavora con Gino Cervi. Nel 1975 conduce la rubrica meteorologica dell’allora Rete2. Entra poi nel «corpus» delle signorine buonasera. Partecipa anche a programmi tv tra cui «Il processo del lunedì» nel 1980 e 1981. E a una serie di altri programmi come il varietà «Raimondo» e la rubrica del Tg3 «Telesogni». Nel 1991 recita nel musical «I tre moschettieri» con Columbro, Scotti, Teocoli. Va in pensione nel 2002.
Domani, alle 16.25, scatterà l’ora storica. Segnerà il momento in cui per l’ultima volta un’annunciatrice illustrerà i programmi della Rai (anche se ci sarà un’appendice serale fino a giugno, già registrata ndr).
Da quel momento, dopo 62 anni - per molti un pò di nostalgia, per altri solo curiosità - le «signorine buonasera» si accomiateranno dal pubblico e scompariranno dalla scena.
Per capire l’importanza storica del ruolo di queste figure basti pensare che il 3 gennaio 1954 la Rai esordì nelle case degli italiani proprio con un annuncio letto da Fulvia Colombo, ripresa in diretta con un’inquadratura fissa.
Da allora l’intero sistema televisivo è radicalmente mutato, così come è profondamente cambiata l’Italia di oggi: in una tv sempre più interattiva, nella quale il telespettatore ha svariate e immediate opportunità di venire a conoscenza di ciò che il piccolo schermo manda in onda o trasmetterà a breve, il ruolo dell’annunciatrice, pur con tutte le modifiche degli anni, ha perso la sua utilità.