Vestiti «anti aggressione»
Dalla collaborazione tra Fondazione Bruno Kessler e Centro Moda Canossa
La sede di Fbk trasformata in passerella. È successo giovedì a Povo, ed a sfilare sono state le studentesse del Centro Moda Canossa. I capi da loro creati e indossati, dotati di sensori polivalenti, sono frutto di una sperimentazione che vede la ricerca Fbk e la scuola lavorare fianco a fianco, per creare nuove opportunità per i giovani e al contempo combattere la violenza di genere.
Le studentesse hanno indossato capi dotati di sensori attivabili con facilità dalle vittime delle aggressioni, sensori capaci di riprodurre un allarme a 130 decibel in grado di provocare il disorientamento dell'aggressore. Durante la sfilata c'è stata anche la «prova pratica»: un ricercatore Fbk si è messo nei panni di un aggressore e la ragazza sotto attacco lo ha prontamente allontanato grazie ai vestiti dotati di allarme.
«La moda è un'attenta osservatrice delle trasformazioni sociali e culturali, si pone in un atteggiamento di continua ricerca, di esplorazione di nuove frontiere dell'estetica e dei materiali, di scoperte di possibili nuovi abbinamenti - evidenzia Claudia Mammani, direttrice del Centro Moda Canossa di Trento - Come la scienza, anche la moda guarda al futuro. Occuparsi di moda implica sempre più spesso confrontarsi con tessuti ad alta funzionalità e con le molte soluzioni tecnologiche e digitali».
A partire dal parallelismo fra l'attività di ricerca e la tensione evolutiva nel fare moda, Fbk e Centro Moda Canossa hanno avviato un percorso di alternanza scuola-lavoro che rende operativo l'accordo di collaborazione siglato lo scorso 24 giugno. Oggetto della convenzione è una collaborazione che permette agli studenti di accedere al programma di attività Fbk Junior «La ricerca come mestiere, la tecnologia nei mestieri». Ogni attività di formazione e orientamento è co-progettata e verificata da un tutor docente, designato dall'istituto, e da un responsabile scientifico individuato da Fbk. Tali attività comprendono incontri con la ricerca, periodi di tirocinio e progetti condivisi annuali o pluriennali.
Il progetto «awese, a wereable security» ha inaugurato questo percorso. All'incontro di presentazione erano presenti, fra gli altri, l'assessora provinciale Sara Ferrari ed ai rappresentanti di polizia e carabinieri.