Per i bambini distratti ecco gli esercizi Montessori che li faranno crescere bene
La mindfulness per i bambini è una pratica diffusa e persino di moda per quanto una moda 'necessaria' perchè aiuta a mettere la testa 'nel presente' vivendo con consapevolezza e pienezza. C'è un filo rosso che la lega agli insegnamenti pedagogici antichi di 100 anni di Maria Montessori che si può rintracciare per provare anche a casa alcune pratiche. La grande educatrice di inizio Novecento, la cui opera è molto più famosa all'estero (in America, in Francia e in Gran Bretagna ad esempio) che in Italia, ideo' un metodo di apprendimento basato su regole, autocorrezione degli errori, libertà di attività con gli insegnanti a facilitare più che a imporre, assecondare più che spingere, incoraggiando la creatività, stimolando l'immaginazione. Claudia Porta per Gallucci editore ha scritto un manuale 'Montessori per tutti' con decine di attitività da proporre in casa ai bambini fino ai 6 anni.
Tra queste, per Ansa Lifestyle, abbiamo scelto gli 'esercizi preliminari' perchè aiutano la concentrazione, la consapevolezza, i movimenti di bambini che con il diffondersi anche in età piccolissima di tablet e smartphone ci sembrano sempre molto distratti e queste pratiche possono aiutare i genitori a provare a cambiare le cose. Sedersi, alzarsi, arrotolare e srotolare un tappeto, trasportare oggetti: sono azioni apparentemente senza importanza, fino al giorno in cui sbattiamo distrattamente contro lo spigolo o ci accorgiamo che la maniglia della porta è rotta perché tiriamo la porta senza mai abbassarla. Quando compiamo certi movimenti in modalità “pilota automatico” sacrifichiamo preziosi momenti di presenza mentale. Gli esercizi preliminari permettono al bambino di padroneggiare i singoli gesti che compirà durante gli esercizi di vita pratica e nella vita di tutti i giorni. Vanno preparati in anticipo e provati ripetutamente dall’adulto prima di essere presentati al bambino.
Gli esercizi preliminari sono, quindi, tutte quelle azioni che effettuiamo distrattamente ogni giorno. Qualche esempio? Aprire e chiudere una porta. C’è davvero bisogno di insegnare ai nostri figli a farlo? Prenditi un attimo di tempo per osservare bambini, adolescenti e adulti che conosci nell’atto di aprire e chiudere una porta. Noterai che molti la lasciano immancabilmente aperta. Altri la sbattono. Altri la tirano frettolosamente senza abbassare la maniglia, altri ancora cominciano a girare la chiave nella toppa prima ancora che la porta sia chiusa. Questo è un peccato, non solo per la porta – la cui tenuta è messa a rischio se viene maltrattata – ma soprattutto per la mente di tutte queste persone che sprecano gran parte della loro vita agendo in modo automatico e inconsapevole. Questa diventa poi una modalità di vita della quale non sarà facile liberarsi.
Il grande successo di pratiche come la meditazione o la mindfulness nasce dal fatto che esse mirano proprio a invertire questa tendenza. Quando pratichi un esercizio di mindfulness ti viene chiesto di concentrarti su ciò che stai facendo come se fosse la cosa più importante al mondo, e di prestare tutta la tua attenzione (e i cinque sensi) all’azione stessa. Esattamente ciò che insegnava Maria Montessori cent’anni fa.
Portare un vassoio Comincia con il vassoio vuoto, poggiato su un tavolino ad altezza bambino. Mostragli come afferrarlo lateralmente con entrambe le mani. Se il bambino ha meno di tre anni potrà appoggiarselo contro la pancia. Più avanti potrà staccarlo dal corpo. Prevedi un punto di partenza e un punto di arrivo, senza ostacoli in mezzo, e invita il bambino a trasportare il vassoio da un punto all’altro. Quando questa abilità sarà padroneggiata con disinvoltura, potrai mettere qualcosa sul vassoio o sistemare un ostacolo da aggirare tra il punto di partenza e quello di arrivo. Non dimenticare, ogni volta che aggiungi una difficoltà, di mostrare al bambino come affrontarla. Svolgi l’azione per primo, in silenzio, poi lascia che il bambino la ripeta.
Portare un bicchiere Anche in questo caso, comincia con il bicchiere vuoto. Chiedi al bambino di prenderlo con entrambe le mani e di trasportarlo in un punto di arrivo. Successivamente potrai riempire il bicchiere a metà, poi quasi fino all’orlo. Aprire e chiudere una porta, una finestra, un armadio Le nostre case sono piene di porte, finestre, ante. Ciascuna presenta caratteristiche diverse. Mostrale al bambino una a una e insegnagli il modo corretto di aprire e chiudere ciascuna di esse. Non dimenticare di provare da solo prima di presentare l’attività, per quanto semplice, al bambino.
Presenta una porta o un’anta per volta. Se il bambino padroneggia subito l’azione, potrai passare a un’altra il giorno successivo. In caso contrario, riprova due o tre volte ogni giorno finché sarà necessario. Se ti accorgi che l’attività proposta è troppo difficile, rimandala più in là nel tempo.
Trasportare una sedia Quanti di noi trascinano rumorosamente le sedie, rovinandole, rigando il pavimento e dando fastidio agli inquilini del piano di sotto? Eppure trasportare una sedia è semplice… se solo facessimo lo sforzo di pensarci! Mostra al bambino come trasportare una sedia (scegliendone una adatta per peso e dimensioni, ovviamente) afferrandola dallo schienale e dalla seduta. Chiedigli di prenderla, sollevarla e trasportarla da un punto A a un punto B cercando di non fare rumore. Ripeti l’esercizio quotidianamente finché non noterai che il bambino trasporta autonomamente la sedia in questo modo quando ne ha bisogno.
Aprire e chiudere un rubinetto Per compiere questa azione il bambino potrebbe aver bisogno di salire su uno sgabello. In questo caso lavora prima sull’esercizio precedente. Chiedi al bambino di trasportare lo sgabello (se necessario), mostragli il funzionamento del rubinetto, poi – una volta terminata l’attività – invitalo a rimettere lo sgabello al suo posto.
Altri esempi di esercizi preliminari: aprire e chiudere un cassetto, un barattolo, una bottiglia. Sedersi e alzarsi dalla sedia, arrotolare e trasportare un tappetino, sfogliare un libro, prenderlo e riporlo nella libreria, trasportare un paio di forbici o un coltello, spolverare una superficie, passare la scopa, versare l’acqua in un bicchiere, impugnare un oggetto… Per tutte queste attività, scegli oggetti a misura di bambino
Maneggiare le posate Quella del bambino che getta ripetutamente il cucchiaio a terra è una scena classica che, in alcuni momenti, può essere esasperante per i genitori. Come per l’esempio del calzino infilato e sfilato mille volte, anche in questo caso il bambino sta costruendo qualcosa, sia a livello motorio sia a livello mentale. Lascia che sperimenti. Una volta terminato l’esercizio, sarà pronto per passare ad altro. Se possibile, regala al bambino un cassetto basso, nel quale potrai sistemare alcune posate e stoviglie. Lascia che le osservi e che ci giochi. Una volta esaurito l’interesse, sarà pronto a utilizzarle nel modo corretto. Mostragli il suo nuovo cassetto e gli oggetti che contiene. Nominali uno a uno e invitalo a ripetere ciascun nome. Mostra al bambino come prenderli, come impugnarli e come riporli una volta che avrà terminato.