Aveva ragione Kant, la bellezza si percepisce con la testa
L'esperienza della bellezza è soprattutto di "testa" cioè razionale: lo dimostra un esperimento che, con test organizzati fra internet e un'app, dà ragione a Kant. Pubblicato sulla rivista Current Biology, l'esperimento è stato condotto da Denis Pelli e Aenne Brielmann, dell'università di New York.
"L'esperienza della bellezza è una forma di piacere", ha rilevato Pelli. Ma per percepirla, ha aggiunto, ''dobbiamo pensare''. Per Brielmann, ''lo studio rivela ciò che rende speciale la bellezza'', che ''dall'Iliade di Omero, all'attuale settore della cosmesi, è sempre stata importante''.
Per esplorare le teorie filosofiche di Immanuel Kant, secondo il quale l'esperienza della bellezza è soprattutto razionale mentre quella legata al piacere no, è stato chiesto a 62 persone di indicare, attraverso un'app, il piacere e la bellezza che hanno provato guardando immagini su internet, assaggiando una caramella o toccando un morbido orsacchiotto. In un altro esperimento, i volontari hanno ripetuto il test mentre erano distratti da un altro compito. È stato così scoperto che la distrazione ha annullato la percezione della bellezza: cioè un'immagine considerata bella in precedenza non era più ritenuta tale. Al contrario, la distrazione non ha avuto invece effetto sulla percezione delle immagini considerate non belle o neutre.
I ricercatori hanno però scoperto, inaspettatamente, che alla bellezza sono state associate anche sensazioni piacevoli. Un terzo dei volontari ha infatti detto di aver avuto una esperienza piacevole nel mangiare una caramella o toccare un orsacchiotto, e ha definito l'esperienza ''bella''.
La scoperta non è solo una curiosità scientifica, ma ha anche applicazioni pratiche. Per esempio, ha osservato Brielmann, "non bisogna distrarre le persone nei musei se si vuole che trovino la bellezza nell'arte"