Arriva dalla Liguria il pesto alla canapa
Gelati con infiorescenza di canapa, baci di Alassio e pesto alla canapa: sono i prodotti venduti da un gelataio e pasticcere a Alassio (Savona) Aldo De Michelis che si è lanciato in un mercato sfidando i pregiudizi del proibizionismo. Ne ha parlato stamani al convegno 'La Canapa una risorsà, promosso da LegaCoop con Generazioni LegaCoop, in collaborazione con la Comunità di San Benedetto e l'associazione Canapa Ligure.
"Non mangio carne, corro e ho trovato un sostitutivo alla carne nei semi di canapa - ha spiegato Aldo, prima agente d'assicurazione e maratoneta - Tre anni fa ho iniziato la produzione e la vendita del gelato 'Fior di Cannabis', poi sono arrivati i 'Canabacì e il 'Canapestò. Il gelato con i semi non dovrebbe avere problemi sulla percentuale di Thc, il principio attivo della canapa, mentre le infiorescenze potrebbero, anche se la canapa che usiamo ha percentuali inferiori allo 0,2%. Quindi se la gente crede di sballarsi col gelato, vuol dire che il proibizionismo ha fatto la sua strada".
Come illustrato da Biagio Bergesio, del settore agroalimentare di LegaCoop, la nuova legge italiana sulla canapa industriale (n. 242 del 14 gennaio 2017) prevede che non si debba più chiedere l'autorizzazione per la coltivazione ma si debbano conservare le specifiche dei semi acquistati e con basso Thc e non si possono produrre i semi. Per il settore alimentare si attende un decreto del Ministero della salute sul limiti del principio attivo della cannabis.
"La canapa - ha concluso Bergesio - può essere usata per produrre carta, fibre per edilizia, packaging con contenitori biodegradabili e carrozzeria per veicoli. Ma tutto il discorso funziona se si crea una filiera italiana, altrimenti altrove costa di meno, ad esempio in Cina".