A Pamplona la «guerra della corrida»
I due «eserciti» sono pronti, la nuova «guerra della corrida» andrà in scena dalla settimana prossima, nello scenario storico dei San Fermines di Pamplona resi famosi in tutto il pianeta da Ernest Hemingway.
Gli animalisti hanno occupato questo pomeriggio il centro della città navarra cantando e ballando, dietro un grande striscione con un toro stilizzato e la scritta «Non lasciarmi solo!». I sondaggi indicano che l’amore per la tauromachia, una tradizione secolare considerata parte del dna culturale del paese è in calo in Spagna. Il 58% della popolazione sarebbe pronto a rinunciare alla corrida, gli aficionados incondizionati sarebbero solo il 19%. Ma «los toros» rimangono molto popolari nell’estate spagnola. Quasi in ogni paesino gli encierros, le corse con i tori, e corride attirano centinaia di migliaia di spettatori, molti stranieri. Secondo l’Università di Extremadura il settore pesa 1,6 miliardi di euro, circa lo 0,6% del Pil, e 200mila posti di lavoro. Il governo del premier conservatore Mariano Rajoy nel 2012 ha blindato la «fiesta» dichiarandola «bene culturale nazionale» quindi protetto da possibili spinte abolizioniste.
Ma dalla vittoria nel 2015 delle giunte di Podemos in diverse grandi città del paese come Madrid, Barcellona, o Valencia il fronte antitaurino è ogni giorno più potente. La Catalogna e le Canarie sono territori «corrida-free», il comune di Madrid ha tagliato le sovvenzioni al settore, l’anno scorso il «fronte del no» è riuscito a ottenere la fine della millenaria messa a morte con una lancia del Toro de La Vega a Torredesillas. Nelle arene e nelle corse di tori le tensioni fra taurini e anti hanno raggiunto livelli allarmanti, in una spirale di insulti, ma anche scontri e aggressioni, e attacchi personali alle famiglie di toreri morti incornati nell’arena.
La Campagna animalista 2017 si preannuncia incandescente. L’obiettivo è ora di arrivare alla abolizione in Spagna, cavalcando il calo di simpatia per la «fiesta» - i giovani all’84% sarebbero contro - e la debolezza del governo pro-corrida» di Rajoy ora minoritario. Prima dell’avvio il 6 luglio degli encierros di Pamplona il fronte animalista ha già raccolto 150mila firme per vietare le «sofferenze» agli animali nei Sanfermines. Il primo obiettivo è ottenere che i tori dopo gli encierros non muoiano nelle corride di fine giornata.