Firmin, l'azienda di famiglia che va a tutto gasolio
Opera nel settore dei prodotti petroliferi da 40 anni, ed è oggi diventata l'azienda leader della regione. Parliamo della Firmin di Lavis: 110 milioni di fatturato e 48 dipendenti, ai quali si aggiungono 4 amministratori e altrettanti agenti. «In tutti questi anni abbiamo vissuto molti cambiamenti e innovazioni, rimanendo al passo con la naturale evoluzione del mercato e delle esigenze dei clienti» spiega con orgoglio la famiglia Minzocchi, entrata nella compagine sociale nel 1980 fino ad acquisire l'intero pacchetto azionario della società due anni più tardi.
Amleto Minzocchi aveva iniziato ad operare nel settore dopo aver terminato il servizio militare. «Era il 1967 e lavoravo come agente di commercio. I clienti ai quali mi rivolgevo per la vendita di lubrificanti e gasolio erano le ditte di autotrasporti locali ed i cittadini che richiedevano carburante per gli impianti di risaldamento di abitazioni e alberghi» racconta il signor Amleto, affiancato dalla moglie Ivana e dai figli Nicola e Manuel, che oggi guidano l'azienda con sede in via ai Vodi a Lavis. «Per noi è fondamentale il rispetto delle linee di condotta e di etica lanciate dai fondatori, senza cercare scorciatoie. La qualità e il rispetto delle regole sono imprescindibili» spiega Nicola Minzocchi, alla guida dell'azienda con il fratello Manuel a partire dagli anni Novanta. Nel corso del tempo i titolari hanno così saputo portare nuovi stimoli e modalità gestionali, oltre che un ampliamento della gamma di lavoro. L'azienda oggi opera a tutto tondo commercializzando gasoli e lubrificanti anche con la propria rete di distributori a marchio (lo slogan è «Energia in movimento) a Salorno, Santa Cristina, Ortisei, Dobbiaco, Malcesine, Caldonazzo, Baselga di Piné e Brentonico. Ed a breve ci sarà una nuova apertura a Funes. Fiore all'occhiello dell'offerta è il rifornimento dello speciale carburante per gli elisoccorsi di tutta Italia (isole comprese) oltre che per i piccoli aeroporti, come quelli di Trento e Bolzano.
Il carburante utilizzato per i velivoli è una sorta di mix tra gasolio e benzina, con una fortissima resistenza al congelamento. La ditta lavisana offre anche il servizio di deposito e custodia di benzina e gasolio per le principali compagnie petrolifere che dispongono di una rete capillare di distributori sul territorio del Trentino Alto Adige. Firmin dispone infatti del più grande deposito della regione; essendo anche l'unico deposito fiscale a livello locale, è avvantaggiata nella gestione dei processi di rimborso e di emissione di documenti per i prodotti a tassazione agevolata. Dieci anni fa a Lavis è stato attivato anche uno scalo ferroviario: struttura che riveste un ruolo di importanza primaria nella nostra regione, costituendo un centro direzionale per lo scalo delle merci. Il primo treno era entrato allo scalo il 27 novembre 2008 «Lo abbiamo realizzato in accordo con la Provincia con l'obiettivo di togliere dalla strada il maggior numero di autotreni possibile, liberando l'asse del Brennero e la Valsugana. Oggi l'80% del prodotto arriva in Trentino su rotaia» evidenziano i Minzocchi. Grazie a questa struttura sono stati tolti circa 5.000 camion all'anno dalle strade, garantendo maggiore sicurezza ai viaggiatori. Ed a beneficiarne è anche l'ambiente, grazie alla conseguente riduzione delle emissioni.
Il resto del prodotto viene trasportato a bordo di 18 autotreni condotti da una ventina di autisti che si approvvigionano presso le principali raffinerie del Nord Italia a Trecate (Novara) e Cremona, oltre che presso i depositi costieri come quello di Marghera. Firmin commercializza il 10% della quota di mercato dei lubrificanti del Trentino Alto Adige e del suo deposito si serve la maggior parte delle compagnie petrolifere con distributori stradali sul territorio delle province di Trento e Bolzano. «Un deposito rispetto al quale garantiamo la massima sicurezza grazie a impianti antincendio automatizzati che scattano quando i rilevatori di fiamma e gli appositi "nasi" avvertono la presenza di benzina o gasolio» afferma Nicola Minzocchi. Per quanto riguarda invece la sicurezza sulle strade gli autisti seguono corsi di formazione per gestire le situazioni di emergenza: è anche grazie a questi addestramenti che l'autotrasportatore coinvolto nel gravissimo incidente autostradale di Brescia ha saputo affrontare la situazione di pericolo con competenza e sangue freddo.