A pranzo l’abitudine, ma a cena trionfa il piacere
Le scelte della colazione al mattino sono dettate dalla fame, quelle del pranzo dall’abitudine mentre la cena è il momento in cui più si tende a scegliere in base al piacere. A evidenziarlo è uno studio della Kansas State University, pubblicato su Food Quality and Preference, che ha esaminato cosa ci sia alla base delle differenze in fatto di cibo nel corso di una giornata.
I ricercatori hanno chiesto a più di 300 persone di spiegare i motivi per cui hanno consumato ciascun pasto o spuntino, oppure cibi che hanno mangiato in una settimana. I risultati hanno mostrato che le scelte per la colazione, che tendevano ad essere cereali, uova, latticini o caffè, erano dovute alla fame, al bisogno di cibo e anche al desiderio di fare scelte salutari. Quando si trattava di pranzare, era invece più probabile che le persone scegliessero cibi convenienti e già pronti, in base all’abitudine e al prezzo. La cena, invece, si caratterizzava principalmente per il piacere, la socializzazione e una maggiore varietà di cibo.
I ricercatori, guidati dalla dottoressa Uyen Phan, affermano che i risultati potrebbero essere usati per aiutare le persone a seguire una dieta. «Le motivazioni per la scelta del cibo cambiano durante il giorno - spiegano - con un’alimentazione diurna più motivata da fattori orientati a funzioni come bisogno e fame, salute, controllo del peso, abitudine e prezzo, mentre i pasti serali servono a soddisfare bisogni psicologici o emotivi». Lo studio ha anche rilevato che il 42% delle persone aveva una dieta fissa, mangiava cioè praticamente gli stessi alimenti ogni giorno, mentre un altro 42% cercava di alternare, ma non consumava una grande varietà di ingredienti.