Covid / La campagna

In arrivo dosi extra del vaccino Pfizer: 7 milioni in più da qui a giugno

Il commissairo Figliuolo: "Finalmente una bella notizia". Intanto l'Aifa valuta di raccomandare per gli over 60 anche il farmaco di Johnson&Johnson attualmente oggetto di verifiche sui rari effetti collaterali gravi su persone giovani

ROMA. "Ho ricevuto una chiamata dal premier Draghi che mi ha comunicato l'arrivo per Europa in questo trimestre di 50 milioni di dosi Pfizer in più.

Per l'Italia vuol dire oltre 670.000 dosi in più ad aprile, 2 milioni e 150.000 dosi in più a maggio e oltre 4 milioni di dosi in più a giugno. Finalmente una bella notizia.

 

Il piano va avanti così come l'avevo strutturato, per questo sono davvero contento", ha detto oggi il commissario per le misure anti Covid, il generale Francesco Figliuolo, in visita al Polo vaccinale di Aosta.

Quanto al vaccino di Johnson&Johnson, secondo Patrizia Popoli, presidente della Commissione tecnica scientifica dell'Aifa, "è possibile che possa essere limitato agli over-60". Intervenendo a Rainews 24, Popoli ha commentato la sospensione del vaccino in Usa a seguito della segnalazione di eventi trombotici rari, in persone sotto i 50 anni. Effetti che sono analoghi a quelli che hanno indotto alla raccomandazione d'uso del vaccino AstraZeneca per over 60.

Il vaccino J&J, ha spiegato Popoli, utilizza la stessa tecnologia a vettore virale usata per  AstraZeneca: "Se anche gli eventi avversi rari osservati risulteranno simili a quelli osservati per il vaccino AstraZeneca è verosimile che si adotteranno misure analoghe. È una possibilità concreta".

È iniziata intanto la distribuzione alle Regioni di circa 1,5 milioni di dosi di vaccino Pfizer, arrivate presso gli aeroporti di Bergamo, Bologna, Brescia, Roma Ciampino, Milano Malpensa, Pisa e Venezia", ha reso Figliuolo. "Le consegne interesseranno più di 210 strutture sanitarie in tutta Italia, e si concluderanno entro 24 ore".

Sul fronte della liberalizzazione dei brevetti per accelerare la produzione di vaccini, è intervenuto il presidente dell'Antitrust, Roberto Rustichelli: "Non tutti i bisogni possono essere soddisfatti dal mercato. Quando, ad esempio, a venire in rilievo è la tutela di diritti fondamentali come quello alla salute, il mercato può e deve subire dei limiti".

Rustichelli ricorda che il nostro Codice della proprietà industriale "prevede già ora, agli articoli 141 e 142, la possibilità di un intervento rapido tramite Dpr con cui si espropria, anche per ragioni di pubblica utilità, la titolarità o l'uso del brevetto, dietro corresponsione di un congruo indennizzo".

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