Under 60 vaccinati con AstraZeneca, il Codacons lancia un'azione per i risarcimenti
L'organizzazione avvia anche in Trentino un'iniziativa collettiva cui possono aderire tutte le persone sotto la soglia di età "raccomandata" che hanno ricevuto il preparato (ora è riservato a chi ha più di 60 anni): "Fino a 10 mila euro a persona"
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L'AZIONE Under 60 vaccinati con AstraZeneca, il Codacons vuole i risarcimenti
EDITORIALE Sui vaccini il popolo merita più rispetto
TRENTO. Una richiesta di risarcimento (fino a 10 mila euro a persona) per gli under 60 cui è stato iniettato il vaccino anti-covd di AstraZeneca.
L'azione collettiva è promossa dal Codacons che si richiama, innanzitutto, ai rischi sanitari.
"Dopo il caos scoppiato sulle vaccinazioni con Astrazeneca agli under-60 - scrive in una nota il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori - e i casi anche gravi di effetti collaterali registrati nel nostro paese, il Codacons lancia oggi anche in Trentino Alto Adige una azione collettiva in favore di tutti i cittadini della regione con meno di 60 anni che abbiano ricevuto dosi di Vaxzevria.
La situazione di totale incertezza e i continui cambiamenti nel piano vaccinale hanno di fatto messo potenzialmente a rischio la salute di quei soggetti che hanno ricevuto Astrazeneca pur essendo categorie a cui la somministrazione di tale vaccino era sconsigliabile – spiega il Codacons – Errori, ritardi e repentini dietrofront da parte degli enti pubblici che aprono ora le porte ai risarcimenti in favore dei cittadini.
Tutti i cittadini del Trentino Alto Adige con meno di 60 anni e che hanno già ricevuto singola o doppia dose di Astrazeneca, possono da oggi aderire all’azione collettiva lanciata dal Codacons alla pagina finalizzata a far ottenere loro il risarcimento anche in assenza di conseguenze fisiche legate alla vaccinazione, e per i potenziali rischi corsi sul fronte della salute.
Nello specifico l’azione del Codacons mira a chiedere:
a) Il risarcimento del danno non patrimoniale causato dalla paura di ammalarsi per avere ricevuto la somministrazione del vaccino Astrazeneca autorizzato dalle competenti autorità Italiane (danno ormai riconosciuto dalla Giurisprudenza da svariati anni in particolare a seguito del noto “caso Seveso” del 1976). Tale danno potrà forfettariamente quantificarsi nella misura di euro 10.000.
b) Il risarcimento del danno non patrimoniale-biologico, danno permanente o temporaneo, anche in termini di danno differenziale, riportato per essere stato sottoposto alla vaccinazione Astrazeneca, con riserva di indicazione e quantificazione specifica.
c) L’indennizzo previsto dalla Legge 201/92 a carico dello Stato per essere stato sottoposto a vaccinazione da cui è derivala la menomazione psicofisica permanente da valutarsi e quantificarsi nel prosieguo", conclude la nota stampa del Codacons.