Chi ha ricevuto una dose di AstraZeneca può sceglierla anche per il richiamo
Il ministero dà l'ok alla opzione previo consenso informato, ma ribadisce che la raccomandazione è l'uso di un preparato a mRna. Intanto il Trentino si avvicina alla soglia delle 400 mila somministrazioni
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ROMA. Se le persone che hanno meno di 60 anni, dopo aver ricevuto una prima dose di vaccino AstraZeneca, rifiutano di fare la seconda dose con un vaccino a mRna, possono avere una seconda dose di vaccino AstraZeneca, dopo aver firmato un consenso informato.
Lo rende noto il ministero della salute in una circolare nella quale afferma che secondo il Comitato tecnico scientifico l'indicazione prioritaria resta comunque la seconda dose con un vaccino a mRna.
Il ministero ha indicato anche che il vaccino monodose della Janssen (Johnson&Johnson) è raccomandato "per soggetti di età superiore ai 60 anni", alla luce del parere espresso dal Cts e di quanto definito dalla Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia Ittaliana del aarmaco (Aifa).
Lo stesso vaccino può essere utilizzato anche in soggetti che hanno meno di 60 anni in particolati situazioni, come "campagne vaccinali specifiche per popolazioni non stanziali e/o caratterizzate da elevata mobilità lavorativa e, più in generale, per i cosiddetti gruppi di popolazione hard to reach".
Frattanto nel week-end il Trentino potrebbe raggiungere la soglia delle 400 mila dosi sommnistrate.
Il report di ieri mattina ne indicava già 390.865, comprese 144.865 seconde dosi. Nel numero totale rientrano anche le 65.391 dosi per gli ultra ottantenni, le 80.833 in fascia 70-79 anni ed altre 87.316 dosi per chi ha un'età compresa fra i 60 ed i 69 anni.