Ricoveri sotto controllo ma con un balzo a Bolzano. Vaccinazioni, dal 16 agosto corsia preferenziale per ragazzi tra i 12 e i 18 anni
Il monitoraggio giornaliero dell'Agenas indica che resta al 5% la media nazionale di occupazione dei posti in ospedale per malati covid, ma segnala qualche accelerazione in alcune aree (Sicilia a rishcio zona gialla). Sul fronte vaccini, per gli adolescenti parte la campagna senza necessità di prenotazione
TRENTINO Apss, servizio online per chi ha problemi a ottenere il certificato
SCUOLA Green pass obbligatorio, sindacati contrari: “Inaccettabile”
OSPEDALI Obbligo di green pass anche per le visite ai pazienti
VIA LIBERA Con il green pass esplode la richiesta di tamponi
ROMA. Resta al 5%, a livello nazionale, il tasso di occupazione dei posti letto da parte di pazienti covid-19 nei reparti di area non critica degli ospedali ma la Provincia autonoma di Bolzano e il Veneto vedono un aumento dell'1% in 24 ore, arrivando al 3%.
Il quadro emerge dal monitoraggio giornaliero dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) che confronta i dati del 10 agosto con quelli del 9.
In generale è nelle regioni del centro Sud che si vede ancora un maggior peso del covid-19 in area medica o non critica.
La Sicilia resta al 14% subito sotto la soglia del 15%, considerata uno dei parametri che influiscono nel passaggio in zona gialla insieme all'occupazione delle terapie intensive e all'incidenza settimanale dei casi su 100.000 abitanti.
A seguirla, sono Calabria (al 11%), quindi Basilicata, Campania, Lazio e Sardegna (tutte al 7%).
Questa, nel dettaglio l'occupazione dei posti letto nei reparti di malattie infettive, medicina interna e pneumologia da parte di pazienti Covid, rispetto al totale di quelli disponibili: Abruzzo (4%), Basilicata (7%), Calabria (11%), Campania (7%), Emilia Romagna (5%), Friuli Venezia Giulia (2%), Lazio (7%), Liguria (3%), Lombardia (4%), Marche (5%), Molise (2%), Bolzano (+1, arriva al 3%), Trento (3%), Piemonte (2%), Puglia (3%), Sardegna (7%), Sicilia (14%), Toscana (5%), Umbria (4%), Valle d'Aosta (4%) e Veneto (+1%, arriva al 3%).
Frattanto, il governo fa sapere che a partire dal 16 agosto tutti i ragazzi tra i 12 e i 18 anni potranno vaccinarsi senza dover prenotare.
Lo scrive il commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo in una lettera indirizzata alle Regioni con la quale chiede di "predisporre corsie preferenziali per l'ammissione alle somministrazioni dei cittadini" in questa fascia d'età, "anche senza preventiva prenotazione".
Al momento per gli under 18 è autorizzata la somministrazione solo di Pfizer o Moderna.