La realtà virtuale come cura per la demenza senile
A Trento è in corso un seminario scientifico finanziato con fondi europei, destinato a professionisti sanitari e sociali impegnati in case di riposo e strutture di cura per anziani
TRENTO. La realtà virtuale come opzione per la cura delle demenze senili. È questa - si legge in una nota - una tra le innovazioni al centro del seminario scientifico in corso a Trento.
L'incontro è stato occasione, grazie a finanziamenti europei, di studio e sperimentazione per i professionisti sanitari e sociali, impegnati in case di riposo e strutture di cura per anziani. "Tramite vari strumenti abbiamo simulato i sintomi cognitivi della demenza e di altre malattie legate all'invecchiamento (deficit percettivi, di memoria, di orientamento). Sperimentazioni hi-tech, realtà virtuale e altri strumenti permettono di capire come si sente la persona", spiega Marianna Riello, psicoterapeuta e ricercatrice.
Partner del progetto, accanto al promotore Gruppo Spes di Trento, sono l'azienda capoprogetto di software Social IT e le Università di Dublino (Irlanda), Halle Wittenberg (Germania) e Maastricht (Olanda).