In Trentino è ancora emergenza per il servizio di guardia medica
L'Azienda sanitaria provinciale ci riprova ma coprire i posti vacanti è difficile: al momento sono risolte solo 13 delle 87 situazioni aperte e nei giorni scorsi è stato pubblicato un nuovo bando
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TRENTO. L'Azienda sanitaria ci riprova ma coprire i posti vacanti di quelle che venivano chiamate guardie mediche, oggi assistenza primaria ad attività oraria, sembra un' impresa più che titanica. Degli 87 incarichi vacanti per i quali già in primavera sono state espletate le procedure, ne sono stati coperti 13. Altri 74 sono rimasti scoperti tanto che nei giorni scorsi è stato pubblicato un nuovo bando.
A Trento la situazione più critica: 18 sedi vacanti c'erano in primavera e 18 ci sono ora. Se segue per numero Pergine Valsugana con 8, Riva del Garda con 7, poi Sen Jan di Passa con, Cembra-Lisignago, Mezzolombardo, Comano Terme e Mori con 4; Predazzo, Primiero San Martino di Castrozza, Predaia-Taio con 3; Borgo Valsugana, Fondo e Pellizzano con 2 e Borgo Chiese, Calavino con 1.
In realtà, con una determina di fine novembre, l'Apss ha assegnato un serie di incarichi provvisori. «Al fine di fronteggiare la situazione emergenziale di carenza dei medici, l'Apss può conferire incarichi provvisori o di sostituzione per la continuità assistenziale ai medici iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale anche per un orario settimanale inferiore alle 24 ore, ma non inferiore alle 12 ore», si legge.
In questo modo è sono state coperte 24 ore a Borgo, a Pergine, 2 incarichi da 24 ore a San Giovanni di Fassa, 1 da 12 a Pinzolo, 1 da 24 a Mezzolombardo, 5 da 12 ore a Trento e infine 1 da 24 e 1 da 12 a Pellizzano Entro la fine di marzo era stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale l'elenco degli incarichi vacanti e di quelli che si renderanno disponibili nel corso dell'anno. L'Azienda sanitaria ne aveva individuati 87.
Espletate tutte le procedure previste con le domande raccolte è stata coperta solo una minima parte dei posti e da qui la necessità di pubblicare un nuovo bando anche perché la normativa prevede che gli incarichi conferiti per 12 ore settimanali ai medici specializzandi vengono assegnati per la durata di un anno, ma che possono cessare anticipatamente qualora si rendessero disponibili, a seguito delle ordinarie procedure di assegnazione previste (avviso), medici per la copertura delle 24 ore settimanali.
Un po' meglio le cose sul fronte dei pediatri. I posti carenti a Trento sono stati coperti con dei trasferimenti. A fine anno in città andranno in pensione due punti di riferimento importanti per bambinie le loro famiglie: le dottoresse Daniela Vanoli e Nadia Corona. Arriveranno, invece, la dottoressa Monica Bonanni che attualmente opera a Pergine e la dottoressa Adele Compagnone che opera in val di Fiemme. Nuova pediatra anche a Mezzolombardo. Si tratta di Annalisa Bezzi che attualmente lavora sulla zona di Pergine.