Sensibilizzare la società sull'autismo: cena di gala record per la Fondazione trentina
Quasi 700 persone si sono ritrovate come ogni anno per sostenere le attività della onlus, in prima linea per costruire una rete di servizi: l'estrema urgenza resta la questione del "Dopo di noi"
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TRENTO. Centro Congressi di Taio di Predaia al gran completo per la cena e la serata di gala della Fondazione trentina per l'autismo, arrivata alla sua tredicesima edizione.
Quasi 700 persone si sono ritrovate come ogni anno per sostenere le attività della onlus.
Una serata che miscela spettacolo e sensibilizzazione verso una problematica, l'autismo, quanto mai attuale, che interessa ormai un bambino ogni 77 (dati del ministero della Salute).
"L'autismo è una condizione che entra nelle famiglie con la forza di un uragano - ha detto il presidente Giovanni Coletti, ideatore e promotore dell'evento.
La Fondazione trentina per l'autismo è in prima linea per costruire una rete di servizi che assicurino un sostegno trasversale e continuativo alle famiglie, con un occhio al futuro: i bambini crescono, anzi sono già cresciuti ed esiste una folta schiera di adulti autistici assistiti da genitori anziani".
"L'estrema urgenza in Trentino - ha spiegato il presidente Coletti - resta il Dopo di noi. Era nostra intenzione dedicare il ricavato della serata a progetti residenziali per le persone con autismo, ma vista la drammatica situazione in Emilia Romagna, destineremo una metà del ricavato per sostenere progetti di associazioni a favore di bambini e ragazzi con autismo nelle zone alluvionate".