Parolari: “Diagnosi precoce del tumore della mammella: quali sono i tempi e le prospettive?”
La consigliera del Pd ha depositato un’interrogazione ad hoc: “A fine mese andrà in pensione il primario dell’Unità operativa di Senologia clinica, punto di riferimento e garanzia di esperienza ed efficienza. Per assicurare l’obiettivo di ampliamento dello screening servono risorse tecniche, organizzative e umane basate sulla reale situazione del numero di donne da raggiungere e dei tempi”
DATI Apss, nel 2022 prenotate 1.173.009 prestazioni
TRENTO. La consigliera provinciale del Partito Democratico del Trentino Francesca Parolari ha depositato oggi un’interrogazione per chiedere alla Giunta quali sono i tempi e quali le prospettive delle attività di screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella femminile rivolto alle donne residenti sul territorio provinciale.
Lo screening mammografico originariamente prevedeva controlli biennali per le utenti tra i 50 e i 69 anni. Nel 2022 la Giunta ha avviato l’estensione di questo importante servizio prevedendo di coinvolgere progressivamente la fascia d’età 49-74 anni arrivando a regime nel 2025.
La crisi organizzativa della sanità trentina e la grave carenza di personale rischiano di rallentare, secondo la consigliera provinciale, le tempistiche e di non raggiungere gli obiettivi prefissati.
“La durata del periodo fra l’effettuazione della mammografia e la comunicazione dell’esito ha avuto negli ultimi anni un andamento altalenante che oggi si aggira sui due mesi” – afferma la consigliera.
“A fine mese inoltre andrà in pensione il primario dell’Unità operativa di Senologia clinica, punto di riferimento e garanzia di esperienza ed efficienza. Per assicurare l’obiettivo di ampliamento dello screening servono risorse tecniche, organizzative e umane basate sulla reale situazione del numero di donne da raggiungere e dei tempi”.