Lo chef Cristian Bertol ci spiega i segreti di una grigliata perfetta: a cominciare dalla carne
Nella settimana di Ferragosto si accendono le braci, ma attenzione: meglio la carne condita prima, e soprattutto avere griglie ben pulite e calde
TRENTO. «La grigliata migliore? Sicuramente quella con la carne trentina!». Sul fatto che il nostro territorio abbia prodotti di alta qualità ormai non ci sono dubbi, ma un'ulteriore conferma è arrivata anche dallo chef stellato Cristian Bertol che, con l'occasione, ha voluto svelare qualche segreto del mestiere, in questa settimana di Ferragosto.
Un momento di divertimento, socialità, ma durante il quale fanno sicuramente la differenza i prodotti e, soprattutto, le combinazioni messe in tavola.
Chef, partiamo dal territorio: la carne trentina può regalarci una grigliata indimenticabile?
Sicuramente, perché il Trentino non ha nulla da invidiare ad altri territori ed anzi, la qualità della carne nella nostra provincia può dare una marcia in più anche alle grigliate di Ferragosto. Credo poi che, in generale, usare i prodotti locali sia una cosa che dobbiamo imparare a fare. Io stesso li uso nei miei menù perché, come detto, non hanno niente di meno rispetto a quelli di altre zone.
Parliamo della grigliata vera e propria: qualche consiglio preliminare?
Innanzitutto direi che è sempre meglio avere carne già condita e preparata prima. Poi consiglio di utilizzare il cosiddetto "sale a cristalli", perché quello fino e quello grosso rischiano di compromettere il gusto. Rispetto invece alla preparazione della griglia, serve che sia molto calda, perché la carne tende a raffreddarsi in fretta, ma soprattutto ben pulita e oliata.
C'è qualche combinazione particolare che, dal Suo punto di vista, può regalare un positivo "effetto sorpresa"?
Certo, penso ad esempio all'agnello e alla menta. Un'unione che pochi conoscono e che non si sente spesso, ma che può davvero esaltare i sapori. Ma per chi invece preferisce la selvaggina, come ad esempio il cervo, consiglio il ginepro.
Negli ultimi anni sono sempre di più coloro che acquistano carni particolari, dalla picanha a tagli di altri Paesi del mondo: per quanto buoni, i prodotti trentini hanno questa "concorrenza"…
In effetti sì, ma lo ribadisco: la carne trentina è davvero squisita, credo non ci sia bisogno di andare a cercare altri prodotti così particolari. Anche perché poi si sta parlando di costi diversi, in molti casi. Tuttavia, è vero che ci sono specialità e tipologie di carni sempre diverse: penso ad esempio a quella delle mucche giapponesi, che vengono addirittura massaggiate per rendere la carne migliore.
Lei ha parlato di costi: sappiamo che la qualità si paga, ma è possibile stimare quale può essere la spesa per una buona grigliata?
Più che altro, direi che possiamo parlare di budget. Se qualcuno può spendere tanto, allora perché non concedersi anche una buona fiorentina, magari di un paio di chili? In questo caso però, per quanto mi riguarda, deve essere rigorosamente al sangue. Certo poi che l'"economia" ha la sua importanza anche quando si organizza una grigliata come quella di Ferragosto, ma direi che gli elementi principali per il pranzo o la cena perfetti sono tre: la cottura della carne, il gusto e la presentazione.