Mosna: fantasticoStoytchev: a mamma
Commosso l'allenatore: «Dedico la vittoria a mia madre e a Mosna. Ci tengo a ribadire che questo non deve essere un punto di arrivo. Il nostro ciclo continua e la prossima stagione si ripartirà da zero, con la stessa determinazione». L'euforia del presidente Le foto dei campioni
ROMA - L'abbraccio, sincero, coinvolgente e commosso, tra Radostin Stoytchev e Diego Mosna è forse l'immagine più bella e più efficace per fotografare l'immensa gioia provata a fine gara dall'intero entourage trentino. «L'abbiamo attesa, l'abbiamo voluta fortemente e l'abbiamo presa - spiega il presidente Diego Mosna - Questa è senza dubbio una delle vittorie più belle ed importanti ed è il coronamento di una stagione straordinaria. Sono davvero felice per i ragazzi che hanno lavorato sodo per un anno intero e si meritano tutti questi fantastici successi».
Campioni d'Italia, d'Europa e del Mondo. Non male presidente... «Già. Cosa penso? Che adesso posso anche andare in pensione...». Da Mosna a Giuseppe Cormio , l'uomo mercato di Trento, pure lui euforico per aver riportato all'ombra del Bondone lo scudetto. «Questo era l'obiettivo primario della stagione - spiega il general manager marchigiano - e quindi è un successo che vale doppio. Poi terminare l'annata con un successo così atteso e prestigioso ci manda in vacanza con il sorriso sulle labbra: adesso festeggeremo, festeggeremo a lungo. I ragazzi sono stati magnifici e tutti quanti, dal primo all'ultimo, si meritano questo scudetto per quanto hanno fatto durante la stagione. Questo è un ciclo che non finisce, è un ciclo che andrà avanti ancora a lungo con l'obiettivo di aggiungere altri trofei alla nostra bacheca».
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