«Alla Sanremo non farò  solamente il gregario»

Sabato la «Classicissima» e Daniel Oss è in gran tiro: «Vado convinto di poter dire anch’io la mia». Per la Sanremo saranno Vincenzo Nibali e Peter Sagan le prime punte della Liquigas con Daniel Oss ed Elia Viviani appena un gradino sotto. Gregariato puro invece per Valerio Agnoli, Maciej Bodnar, Kristijan Koren e Paolo Longo Borghini

di Pietro Gottardi

PERGINE - Graditi i complimenti dei "capitani" della Liquigas Nibali e Sagan per il grande lavoro che ha svolto alla Tirreno-Adriatico. Ma sabato si corre la Sanremo e Daniel Oss non esclude a priori di poterne meritare altri. Ben più importanti...
«Se ci sarà bisogno e la corsa si metterà in una certa maniera sicuramente li aiuterò ancora - premette il biondo perginese, da martedì sera a casa a rifinire la gamba dopo la corsa a tappe -. Ma non è scontato che debba fare il gregario. Alla Sanremo vado anch'io convinto di poter puntare al risultato pieno».
Il tono è piano. Le parole escono dalla bocca ben ponderate. A suggerirle non possono che essere le sensazioni che le gambe trasmettono alla testa. «Dalla Tirreno sono uscito molto bene. Direi che sono in perfette condizioni, non mi manca niente. La forma è ottima». Mette tutto sul tavolo, Oss, e questo è sintomo di grande convinzione nei propri mezzi, elemento che abbinato alla forza (che pare esserci), rappresenta un'ossatura solida su cui provare a realizzare un sogno. «Nella corsa dei due mari è filato tutto liscio - continua il passista-veloce della Liquigas -. Nessun imprevisto, tutto come speravo. Anche nelle tappe in cui ho lavorato sodo per la squadra (ed erano frazioni più toste degli anni scorsi), sono sempre riuscito a finire con margine, galvanizzato tra l'altro dalle vittorie della squadra».
Per chi si diletta a leggere fra le righe, il messaggio è abbastanza chiaro: attenzione, se alla Tirreno avete visto Nibali e Sagan «a tutta» per cercare di vincere, Daniel Oss non lo avete ancora visto spalancare del tutto il gas. Potrebbe farlo sabato? Lui non si tira indietro.
«La Sanremo è una grande corsa,ma è corsa di un giorno. Non vedo perché non potrei dire anch'io la mia. Nella mia squadra è ben vero che Nibali e Sagan alla Tirreno hanno fatto cose per cui meritano i ruoli di capitani, ma non parto rassegnato a dover fare a tutti i costi il gregario».
Giovane ma esperto, potente e dotato di fondo, abilissimo a «limare» nei finali convulsi e veloce il giusto, in una corsa come la Classicissima che sfiora i 300 chilometri, Oss sa di poter coltivare qualche ambizione personale, anche perchè tanti sono gli avversari che quest'anno possono vantare ottime credenziali e non è escluso che marcandone qualcuno si presenti l'occasione propizia per ritagliarsi spazio. «Cavendish sicuramente pedala bene: alla Tirreno, anche se non l'ha finita, l'ho visto tranquillo, sereno e poi con Boasson Hagen alla Sky forma una coppia micidiale - è l'analisi di Daniel -. Un altro decisamente in palla è Bennati, nel tandem Radioshack con Cancellara. Pronti a piazzare la botta vincente saranno anche Greipel, Goss e l'intramontabile Freire». Questi gli avversari monitorati da Oss direttamente nei giorni scorsi. A cui si aggiungeranno i reduci dalla Parigi-Nizza. Oggi per Daniel seduta di allenamento dietro motori sulle strade di casa e stasera partenza per Milano, dove sabato a «cantare» senza steccare fino a Sanremo dovranno essere le gambe.

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