Giro del Trentino Si parte oggi
Le salite spaventano anche i big. Si inizia con la crono a squadre. La tappa parte dal centro di Riva del Garda e costeggia il lago fino alla località di Linfano dove si volta verso l'entroterra in direzione di Arco, per poi tornare verso Riva, e infine dirigersi verso il traguardo posto ad Arco. Le caratteristiche del tracciato prevedono una media oraria superiore ai 50 km/h
ARCO - A sentire parlare i big che parteciperanno al Giro del Trentino al via oggi con la cronometro a squadre da Riva del Garda, parrebbe che nessuno riuscirà a vincerlo. Tutti spaventati dalle grandi salite e in particolare dalla erta di punta veleno, in programma nella tappa di giovedì. E del resto, come aveva spiegato il sindaco di Brenzone in sede di presentazione, quella era una strada che non si percorre in auto, veniva battuta solo dai muli e da qualcuno che durante la guerra la saliva a piedi.
Detto questo, e senza dimenticare che oltre a Punta Veleno ci sono i Lumini, sempre nella stessa tappa, la val dei Mocheni, il giorno prima, e il Pordoi venerdì (con previsione di neve!), qualcuno vincerà senz'altro. Ma forse stavolta il trionfatore non sarà da ricercare tra i big. Occhio agli outsider, dunque. Outsider che comunque già nella cronometro di oggi dovranno non perdere terreno. A questa prova tutte le squadre sperano di arrivare pronte. Tanto è vero che la Androni Giocattoli, ritenendo che questa prova potrebbe risultare decisiva per il Giro del Trentino, ha sacrificato Alex Bertolini , ritenutolo non ancora pronto per affrontarla.
Ieri, dopo aver mostrato al pubblico l'innovazione della firma elettronica così come dovranno apporla i corridori al via delle tappe, il primo a raccontare le proprie ambizioni è stato il vincitore dello scorso anno, Michele Scarponi, come sempre un po' guascone e un po' guardingo. «La gamba gira al contrario in questo periodo (ride). No, scherzo. Il Trentino è sempre una gara importantissima sia per gli scalatori che per quelli che ambiscono a fare bene al Giro d'Italia. Si tratta di un'ottima occasione per misurarsi un po' la febbre e capire a che punto stanno. Io sono tra questi: penso che rispetto agli anni scorsi ho fatto un cammino un po' diverso e comunque sono in crescendo».
Infatti lo scorso anno, il corridore marchigiano era arrivato con ben altra condizione: «Sì, secondo me l'anno scorso ero molto più pimpante, oggi arrivo qui un po' più macchinoso e spero di uscire da questo Trentino bene per poi usare un paio di settimane per recuperare le forze e prepararmi al meglio per questo Giro d'Italia». Venendo al dettaglio della tappa madre, quella di Punta Veleno, Michele Scarponi quasi si schermisce: «La salita dei Lumini non la conosco, mentre quella di Punta Veleno solo a pronunciarne il nome mette paura. L'ho vista nelle piantine altimetriche e ne ho parlato con dei corridori che sono andati a provarla: l'hanno paragonata allo Zoncolan e questo mi pare già più che sufficiente per sapere che sarà davvero durissima».
Pur reduce da una brillante campagna del Nord, coi terzi posti al Fiandre e alla Roubaix, anche Alessandro Ballan per questo Giro del Trentino tiene un basso profilo: «Sono abbastanza affaticato dalle corse in Belgio. Ora devo resettare la situazione e questo Trentino sarà un po' una sorta di secondo inizio per me. Non è certamente un percorso che si adatta alle mie caratteristiche che rispetto a Scarponi e a molti altri scalatori sono molto più pesante, quindi avrò senza dubbio più difficoltà a portare la bicicletta in cima a tutte queste salite, però sarà una bella prova già la prima, la cronometro a squadre, che ritengo essere la prova più importante per me e per la mia squadra. Però sarà un gran bell'allenamento in vista del Giro d'Italia e di tutta la stagione a venire. Poi, magari, se riesco ad inserirmi in una fuga..».
Ancora più dimesso Ivan Basso , che cerca solo risposte alla sua condizione: «Dico la verità: la mia condizione non è al top, compromessa dagli incidenti alla Parigi - Nizza e al Catalunya. Le corse nelle gambe sono pochissime e spero che ci sia il tempo per recuperare le forze e stabilire se al Giro d'Italia potrò essere competitivo o meno. Anzi, sono convinto che il tempo per recuperare ci sia. Credo che questo sia proprio un test: se le sensazioni che provo saranno buone, correrò al Giro d'Italia. Altrimenti no: penso che né la Liquigas né io stesso saremmo soddisfatti di vedere al Giro d'Italia un Ivan Basso non competitivo».
Ora, dopo le dichiarazioni di rito, il giudice supremo sarà, come sempre, la strada. Oggi il via ufficiale della cronometro a squadre sarà dato alle ore 14.45 con il via della prima squadra la Colombia Coldeportes da Riva del Garda, in viale Maroni. L'arrivo è ad Arco in via Santa Caterina dopo 14,3 km. L'ultima squadra a partire sarà la Team NetApp, per i cui colori corre anche il grestano Cesare Benedetti (numero 133), alle 15.33. Arrivo ad Arco previsto pochi minuti dopo le quattro del pomeriggio. L'altro trentino in gara, Thomas Bertolini, partirà con la sua squadra, la Farnese Neri, alle 15,27 da Riva. Tra le altre squadre occhio alle partenze della Lampre di Scarponi alle 14.51, alla Bmc di Ballan alle 15.09, all'Astana di Kreuziger alle 15.12 e alla Liquigas di Basso alle 15.30.