Giovine Italia, assalto iridato

Trentasei azzurri prenderanno parte a Fiemme 2013; ventidue uomini e quattordici donne, sette dei quali trentini: non c'è Cristian Zorzi ma il più giovane poliziotto moenese Mattia Pellegrin. Proprio la precedenza alla convocazione dei giovani sta alla base della presenza nella lista dei convocati dal direttore agonistico del settore fondo Silvio Fauner e del direttore tecnico di salto e combinata nordica Ivo Pertile: lo stesso Pellegrin (classe ‘89), ma anche i valtellinesi Fabio Clementi ('90) e Maicol Rastelli (1991), la valdostana Francesca Baudin ('93) sono le novità dell'ultima ora che vanno ad affiancarsi agli altri giovani già inseriti nel giro della nazionale maggiore, come le trentine Vuerich ('91) e Debertolis ('89), la veneta Scardoni ('91) e la valdostana Laurent ('92) o il campione del mondo under 23 Federico PellegrinoIl sito speciale sui Mondiali

di Luca Perenzoni

Trentasei azzurri prenderanno parte a Fiemme 2013; ventidue uomini e quattordici donne, sette dei quali trentini: non c'è Cristian Zorzi ma il più giovane poliziotto moenese Mattia Pellegrin.
Proprio la precedenza alla convocazione dei giovani sta alla base della presenza nella lista dei convocati dal direttore agonistico del settore fondo Silvio Fauner e del direttore tecnico di salto e combinata nordica Ivo Pertile: lo stesso Pellegrin (classe ‘89), ma anche i valtellinesi Fabio Clementi ('90) e Maicol Rastelli (1991), la valdostana Francesca Baudin ('93) sono le novità dell'ultima ora che vanno ad affiancarsi agli altri giovani già inseriti nel giro della nazionale maggiore, come le trentine Vuerich ('91) e Debertolis ('89), la veneta Scardoni ('91) e la valdostana Laurent ('92) o il campione del mondo under 23 Federico Pellegrino.
 

Fondo maschile.
«Sarà una squadra fatta di esperti e di giovani» erano state le parole di Silvio Fauner, pochi giorni fa. E di esperienza in casa azzurra ne porterà parecchia Giorgio Di Centa ('72) di gran lunga il più anziano tra i selezionati seguito dai vari senatori del team, Valerio Checchi, Fabio Pasini, Thomas Moriggl, Fulvio Scola, Roland Clara, David Hofer che con i suoi 30 anni segna il confine con la «crisi di vocazione» del cuore degli anni ‘80 chiusa da Dietmar Noeckler ('88) e successivamente dai giovani citati in precedenza che portano a 12 il numero dei fondisti maschi.
 

Fondo femminile.
Dieci le ragazze sugli sci stretti, giovani per necessità: le uniche prossime ai 30 anni sono la solandra Veronica Cavallar ('83), la bellunese Marina Piller ('84) e la valdostana Elisa Brocard ('84) poi si passa alla «capitana» Virginia De Martin Topranin ('87) e alla badiota Debora Agreiter, capofila delle giovani di belle speranze di cui sopra.
 

Salto speciale.
Sono cinque i convocati nel salto: i friulani Sebastian Colloredo e Andrea Morassi ed i trentini Davide Bresadola, Roberto e Diego Dellasega che quindi si inserisce nel quintetto selezionato da un Ivo Pertile che al femminile ha puntato inevitabilmente sulle due leader Elena Runggaldier ed Evelyn Insam, sulla friulana Roberta D'Agostina e sulla giovane gardenese Manuela Malsiner, classe ‘97, la più «piccola» della squadra azzurra.
 

Combinata nordica.
Tutto già annunciato dall'Adige con Alessandro Pittin a capitanare un quintetto composto anche dai sudtirolesi Armin Bauer, Samuel Costa e Lukas Runggaldier e dall'altro friulano Giuseppe Michielli.
 

Sì al giovane moenese.
Fauner l'aveva lasciato intendere proprio nei giorni scorsi: per la 50 chilometri c'erano in ballottaggio due fassani di Moena, l'esperto Cristian Zorzi che ambiva a chiudere la carriera con il mondiale sotto casa ed il più giovane Mattia Pellegrin che invece comincerà la propria carriera sulle nevi iridate di Fiemme, già assaggiate nello scorso Tour de Ski.
«Mi aspettavo una convocazione, anche se a un certo punto non ci credevo più - confida Pellegrin, vincitore sabato della prova di Alpen Cup in tecnica classica -. Poi le gare di Coppa Europa sono andate bene e ho avuto la notizia della convocazione. So che il ballottaggio era con Zorro che ha fatto una carriera incredibile, ma credo che lui stesso sarebbe stato il primo a farsi da parte di fronte alla scelta tra uno di noi due. Per me sarà una gara particolare, davanti ai miei amici, ma di certo non la vivrò solo come una prova di maturazione, di esperienza: al mondiale si corre per le medaglie, non per fare esperienza e pur sapendo di non avere speranze di podio sarò al via per arrivarci il più vicino possibile».
 

Teste di serie.
Ci sono profili da medaglia, nel team azzurro. A cominciare da Alessandro Pittin per proseguire con la coppia di saltatrici Runggaldier ed Insam, pronte ad attaccare il podio tanto nella prova individuale quanto in quella mista a squadre con Colloredo ed un secondo saltatore da definire sul campo. Passando al fondo i più quotati sembrano essere Roland Clara nella 15km individuale skating, Federico Pellegrino nella sprint in classico e nella team sprint a tecnica libera in coppia con David Hofer, anche la staffetta maschile (ipotizzando un quartetto Noeckler, Di Centa, Clara, Hofer con Checchi in alternativa al primo) può ambire ad una medaglia fiemmese, la stessa sfuggita dieci anni fa.

comments powered by Disqus