Daniel Oss gigante nel Nord
Fabian Cancellara, per la terza volta negli ultimi quattro anni, si aggiudica la E3 Harelbeke (sesto evento UCI World Tour), corsa in linea di 211 chilometri nota anche come il Piccolo Fiandre' per i muri in comune con la regina delle classiche fiamminghe, il Giro delle Fiandre. Già vincitore delle edizioni 2010 e 2011, lo svizzero della Radioshack va in fuga solitaria a 35 km dall'arrivo, staccando di 1'08« un gruppetto di cinque inseguitori regolati in volata da Peter Sagan (Cannondale), con il trentino Daniel Oss (BMC) che chiude terzo dopo una gara davvero intensa, corsa sempre nelle primissime posizioni
Fabian Cancellara, per la terza volta negli ultimi quattro anni, si aggiudica la E3 Harelbeke (sesto evento UCI World Tour), corsa in linea di 211 chilometri nota anche come il Piccolo Fiandre' per i muri in comune con la regina delle classiche fiamminghe, il Giro delle Fiandre. Già vincitore delle edizioni 2010 e 2011, lo svizzero della Radioshack va in fuga solitaria a 35 km dall'arrivo, staccando di 1'08« un gruppetto di cinque inseguitori regolati in volata da Peter Sagan (Cannondale), con il trentino Daniel Oss (BMC) che chiude terzo dopo una gara davvero intensa, corsa sempre nelle primissime posizioni. Purtroppo ai 35 km dall'arrivo, Cancellara è partito in progressione e per Oss, Sagan, Chavanel e gli altri è stato subito chiaro che non ci sarebbe stata possibilità di vittoria. «Quando è partito - spiega Oss - si è visto che aveva una marcia in più: ha aumentato a trenta chilomentri dall'arriva, ma sensazione è che avrebbe potuto anche partire ai meno dieci: ne aveva di più e basta». Stessa lunghezza d'onda anche le dichiarazioni di Chavanel: «Con Cancellara in questo stato di forma non c'era niente da fare».
Il resto del gruppo è arrivato staccato di oltre due minuti e nel volatone finale l'ha spuntata Tom Boonen (Omega Pharma-QuickStep) davanti a Luca Paolini (Katusha): per il belga, che inseguiva il sesto successo nella classica fiamminga, solo settimo posto.
«Con un Cancellara in quello stato di forma - racconta Daniel Oss -, non ci è rimasto che correre per il secondo posto. Ma sono molto contento: un podio in una corsa così importante è un risultato che mi inorgoglisce e che mi stimola a fare sempre meglio».
Il trentino ieri ha infatti dato prova di grande maturità e potenza, in un percorso impegnativo e con un lotto di pretendenti alla vittoria di primissimo piano.
«Ho gestito bene le energie perché la corsa era impegnativa: siamo stati in testa quasi tutta la corsa e così c'era da cercare di dosare gli sforzi. Ce l'ho fatta perché ho una buona condizione. Mi sento bene e riesco ad andare forte producendo buone watt di potenza senza eccessivi sforzi, ho un minimo alto».
Oss, passato alla Bmc quest'anno ha avuto anche così la possibilità di mettere in evidenza le sue qualità anche all'interno della squadra. Che a maggio glli farà correre il Giro d'Italia: «Mi trovo molto bene con il nuovo team - precisa Oss -: c'è buona organizzazione a tutte le gare e sono davvero contento. Adesso facciamo domani la Gand, sperando che non faccia troppo freddo. Poi è in programma Fiandre e Roubaix. E quindi, se tutto va bene, dovrei gareggiare anche al Giro d'Italia».