La passione dell'Aquila nel quarto yearbook

L'Aquila Basket non è semplicemente il gruppo di giocatori che sotto la guida di coach Buscaglia sta inseguendo il sogno dei playoff di LegaDue: è una società che conta su un settore giovanile di livello nazionale, è un gruppo di dirigenti e «addetti ai lavori» capaci ed affiatati, è l'immagine di una città che mese dopo mese si sta facendo sempre più coinvolgere dall'entusiasmante pallacanestro dei bianconeri. Per unire, valorizzare e «fotografare» tutto questo la società ha scelto di produrre il quarto yearbook della propria storia. Uno strumento particolarmente caro al presidente Luigi Longhi

di Marcello Oberosler

L'Aquila Basket non è semplicemente il gruppo di giocatori che sotto la guida di coach Buscaglia sta inseguendo il sogno dei playoff di LegaDue: è una società che conta su un settore giovanile di livello nazionale, è un gruppo di dirigenti e «addetti ai lavori» capaci ed affiatati, è l'immagine di una città che mese dopo mese si sta facendo sempre più coinvolgere dall'entusiasmante pallacanestro dei bianconeri. Per unire, valorizzare e «fotografare» tutto questo la società ha scelto di produrre il quarto yearbook della propria storia. Uno strumento particolarmente caro al presidente Luigi Longhi: «Non è una tradizione che hanno molte squadre, ma io personalmente ci tengo molto: realizzare un annuario come questo permette di tenere traccia della memoria di una società, ma allo stesso tempo diventa un punto di partenza importante dal quale ripartire». Le mille copie, che verranno messe a disposizione dei tesserati dell'Aquila e che fungeranno di fatto da «biglietto da visita» per eventi, enti pubblici ed altre associazioni, non mostrano solo fotografie mozzafiato per intensità e contesto (realizzate da  Luisella Savorelli  e valorizzate dalla grafica accattivante a cura di  Giorgia Codato ): puntano anche su contenuti importanti, come dimostra l'ampio settore dedicato al progetto «Aquila Basket for non profit». «E' una delle belle novità dell'edizione di quest'anno, un segnale forte in un momento di grande difficoltà economica e sociale. Una società sportiva a questi livelli ha degli obblighi verso la propria comunità: la nostra collaborazione con cinque stupende associazioni di volontariato che operano sul territorio dev'essere solo l'inizio». Entusiasta del risultato anche il general manager  Salvatore Trainotti : «Gran parte del significato del nostro yearbook è nell'immagine di copertina, con le mani di tutti i giocatori strette intorno alla coppa Italia: lo spirito di squadra, il senso di appartenenza, queste sono le basi della nostra idea di società e di pallacanestro. Il sensibile aumento del pubblico di questa stagione da questo punto di vista ci dà grande soddisfazione, e conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione».  Alessio Marchini  è il responsabile del settore giovanile bianconero, fiore all'occhiello dell'Aquila Basket: la squadra under 19 si giocherà la prossima settimana a Pesaro l'accesso alle finali nazionali di categoria. «I buoni risultati di prima squadra e giovanili sono solo la punta dell'icerberg: sotto c'è un progetto solido, un'organizzazione capillare e un contesto che spinge a dare sempre il meglio». Con questi presupposti, al di là di quelli che saranno i risultati sul campo in questo finale di stagione, non si può che guardare al futuro con sereno ottimismo.

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