Trento, spunta la cordata guidata da Ravanelli
C'è ancora vita sul pianeta Trento? Più di quanta non si creda in realtà.Sotto la cenere dell'ennesima tribolata stagione, che sembrava aver bruciato qualsiasi speranza di rilancio, arde ancora evidentemente la brace dell'interesse. Sfumata la suggestiva, quanto improbabile ipotesi della società unica, per la quale si erano esposti in prima persona Mezzocorona e Fersina, ecco spuntare nuovi possibili acquirenti
C'è ancora vita sul pianeta Trento? Più di quanta non si creda in realtà.
Sotto la cenere dell'ennesima tribolata stagione, che sembrava aver bruciato qualsiasi speranza di rilancio, arde ancora evidentemente la brace dell'interesse. Sfumata la suggestiva, quanto improbabile ipotesi della società unica, per la quale si erano esposti in prima persona Mezzocorona e Fersina, ecco spuntare nuovi possibili acquirenti. Che stanno cominciando a sondare il terreno in attesa di uscire definitivamente allo scoperto, quando gli aggrovigliati nodi di via Sanseverino cominceranno pian piano a sciogliersi. A cominciare da quelli economici e quelli della categoria, nella quale i gialloblù disputeranno il prossimo campionato.
Cordata trentina.
Il nome nuovo all'orizzonte è quello di Diego Ravanelli, immobiliarista e presidente del Calisio. «Sono stato contattato da alcuni amici che lavorano nel ramo dell'edilizia - rivela - dispiaciuti per la situazione nella quale si trova in questo momento il Calcio Trento. Per ora si tratta di un pour parler , ma la volontà di fare qualcosa di concreto per provare a sostenere la società c'è tutta».
Sui nomi, il massimo riserbo: «Sia chiaro - prosegue Ravanelli - non voglio creare alcuna illusione o aspettativa. Il progetto è ancora in fase embrionale, e dobbiamo valutare come muoverci. Intanto aspettiamo di incontrarci con l'attuale proprietà per capire quali potranno essere gli sviluppi di un'eventuale trattativa».
Con Belfanti c'era già stato un contatto un anno fa: «Si era parlato di lavorare insieme a livello di Scuola Calcio ma poi non se n'è fatto nulla».
Ma la cordata quali intenzioni avrebbe, di rilevare la proprietà o solo parte delle quote: «Abbiamo fatto una prima valutazione sommaria . spiega Ravanelli -, l'idea però è quella di acquisire la società. I tempi ? Non ne abbiamo parlato e non è stata ancora ipotizzata la data di un possibile incontro. Ripeto siamo solo alla fase iniziale ed abbiamo appena abbozzato un programma».
Nel frattempo era rispuntato, da Firenze, anche il nome di Gianni Petrollini: «Lo conosco e lo considero una persona seria. Ma con lui non abbiamo mai parlato».
Belfanti.
Sull'altra sponda Piervittorio Belfanti preferisce non sbottonarsi troppo. «Non ho sentito nessuno - precisa - ma sono pronto a incontrare chiunque abbia l'intenzione di avvicinarsi seriamente al Trento. La disponibilità a trattare c'è tutta, per il bene della società».
accorpamenti, fusioni, partecipazioni, in via Sanseverino si è lavorato a 360 gradi negli ultimi tempi, con una volontà precisa, quella di mantenere a tutti i costi la categoria. Per questo nelle ultime ore si stanno infittendo i contatti con il presidente della Fersina Peghini. Ma se dovesse spuntare davvero una cordata intenzionata a prendersi il Trento che farebbe Belfanti? «Non nego che mi piacerebbe restare. Magari con una società solida e più forte. Andare avanti da soli non è pensabile, né possibile. Finora è pesato tutto sulle mie spalle, con altri imprenditori e soci a fianco potrei cominciare a divertirmi anch'io finalmente. Una volta ho vinto, una volta ho perso, non mi dispiacerebbe riprovarci una terza volta».
L'idea della fusione è definitivamente tramontata: «Peccato. Sono convinto che unendo le forze si poteva realizzare qualcosa di importante. Il Mezzocorona avrebbe messo a disposizione un settore giovanile molto valido, la Fersina un presidente serio e competente, il Trento, la società, lo stadio e la città. Il nome non era un problema, su quello non avrei posto veti».
E Bizzozero, quale ruolo futuro avrà l'imprenditore di Carmignate? «Io e Daniele siamo molto coesi. Siamo amici e ci rispettiamo. Di sicuro resteremo insieme, anche perché abbiamo sottoscritto un patto di lealtà».
Qualcuno lo vede già a Lecco: «Bizzozero è milanese, mi sembra logico che riceva proposte da qualche società lombarda. Di Lecco non mi ha mai parlato. Io so solo una cosa: che prenderemo la stessa strada».
Incognita Peghini.
Sul futuro prossimo del Calcio Trento un peso non trascurabile potrebbe averlo pure Francesco Peghini. Raffreddatasi alquanto la pista che lo portava a Mezzocorona, il presidente della Fersina parrebbe intenzionato a passare la mano. Magari cedendo i diritti della D a Belfanti, che di Eccellenza non vuol proprio sentir parlare. L'unica condizione posta è quella di non disperdere l'attuale considerevole patrimonio di calciatori, destinato a volatilizzarsi se la formazione perginese non dovesse mantenere la categoria, ma trovare un accordo potrebbe non risultare affatto semplice. Pioggia a parte, sta per cominciare l'ennesima calda estate del Calcio Trento.