Non si è ancora spenta la eco della straordinara prestazione dell'Aquila Bitumcalor che è approdata ai suoi primi storici playoff di LegaDue. Com'è possibile che l'ottava classificata elimini in tre soli turni la prima in classifica? Senza dubbio, può accadere se l'ottava in classifica può contare su un grande gruppo. E certamente la Bitumcalor Trento lo è: tanti sono stati i protagonisti di queste tre gare, accomunati tutti da grande grinta e voglia di vincere e passare il turno. E se pensiamo a questi valori, non si può non pensare al capitano della squadra bianconera, ossia  Toto Forray , che anche venerdì 17 maggio in gara3 contro la corazzata Barcellona Pozzo di Gotto con i registi Green e Giuri, ha buttato sul campo tutto quello che aveva.
 

«Secondo me Barcellona era un po' stanca, noi stavamo un po' meglio e abbiamo giocato con più intensità. Questa rapida eliminazione mi ha sorpreso, ma soprattutto per come abbiamo saputo giocare tre partite ad un ottimo livello. In altre parole mi ha sorpreso la grande continuità che abbiamo avuto in questa serie. L'arma vincente credo che sia stato il gruppo: siamo stati con i piedi per terra, abbiamo sempre fatto il possibile per vincere, mettendo sempre il gruppo davanti ai singoli».
 

Dopo il 2 a 0 maturato in terra siciliana ci poteva essere il timore che la squadra sentisse la pressione per il grande appuntamento, ma Trento può contare su tanti giocatori che hanno fatto partite importanti a tutti i livelli.
«La nostra poca esperienza in questo tipo di campionato si è vista nella poca continuità che abbiamo avuto nella prima parte di stagione: ma poi, grazie anche alla vittoria nella Final Four, abbiamo preso consapevolezza della nostra forza, abbiamo compreso che giocando in una certa maniera possiamo giocare a buoni livelli».
 

E poi in gara 3 è stato importante l'apporto di un pubblico presente come non mai. Una sorpresa per chi, come Toto Forray, è qui da qualche stagione.
«Io sono qui da tre anni e sono rimasto sorpreso da quanta gente c'era venerdì. Non pensavo che i tifosi potessero appassionarsi così in fretta: penso che il merito sia delle vittorie del nostro gruppo e della grinta con cui affrontiamo le partite. Per due volte ci hanno raggiunti, ma il pubblico ci ha dato la spinta per non mollare e giocare con grande ritmo».
 

E dopo aver festeggiato il passaggio del turno si pensa già alla semifinale contro la Centrale del Latte Brescia.
«Brescia è stata l'unica squadra che non abbiamo mai battuto (espugnato il PalaTrento a metà gennaio e ko al San Filippo Neri all'ultima di stagione regolare ma playoff ormai consolidati): secondo me, Brescia assieme a Pistoia è la formazione che gioca meglio di squadra. Però noi affrontiamo la serie nella stessa maniera con cui abbiamo affrontato questa sfida con Barcellona, con molta umiltà e tanta grinta».

Intanto da oggi in Folgaria, all'hotel Golf e poi al palazzetto in quota, inizia il ritiro della Nazionale sperimentale di coach Dalmonte (c'è anche l'ex aquilotto Stefano Gentile), antipasto dell'arrivo in estate del team azzurro di coach Pianigiani, di Bargnani e Belinelli stelle Nba (Gallinari è infortunato), in vista della preparazione agli Europei di settembre in Slovenia.
Alla convocazione della Sperimentale era annunciato anche Dada Pascolo, il formidabile lungo della Bitumcalor esploso in questo campionato, ma ora dovrà allenarsi per la semifinale contro Brescia. Intanto sono state definite le Nazionali per il torneo al PalaTrento, la 2ª «Trentino Basket Cup», e rivali dell'Italia di Pianigiani: non ci saranno team di spicco ma La Georgia del play di Barcellona Green (passaportato all'Est), Polonia e Israele. Appuntamento, con la Fip e Trentino marketing più l'Aquila, dal 7 al 9 agosto.