Stratosferica Bitumcalor  Espugnata Brescia

 Uno a uno, tutto da rifare per Brescia. La palla torna al centro, ma da dopodomani, ed è questo il bello, al PalaTrento, la roccaforte bianconera. E per la Bitumcalor, a questo punto, il sogno continua, con entusiasmo, fiducia e passione. Buscaglia: «Piedi per terra»

di Stefano Parolari

bitumcalorTRENTO - Coach Buscaglia l'ha fatta grossa a coach Martelossi ed a Brescia: lui e la sua squadra hanno violato il PalaSanfilippo per la prima volta nella stagione. Bitumcalor paradisiaca e Buscaglia compassato quasi avesse finito un esame normale. Terza vittoria in trasferta su quattro gare playoff.

Coach dove vuole volare questa Aquila?

«Non abbiamo mai mollato - dice a fine match dell'1 a 1 - anche quando Fernandez ha segnato la bomba del loro meno due (poi Jenkins ha combinato una cavolata perdendo palla, ndr), siamo stati lì di testa, con grande energia». 

Una difesa micidiale la sua?

«Parola grossa, diciamo che abbiamo eseguito quei compiti di contrasto al loro attacco che avevo chiesto. Bravi i ragazzi. Veramente attenti».

La panchina trentina superiore a quella bresciana?

«Non è così del tutto, anche in gara1 non avevamo demeritato perdendo di tre, certo i 6 minuti di Basile hanno contribuito alla causa, il lavoro incessante di Pascolo è stato determinante, poi Conte e Spanghero all'altezza come tutti d'altronde. Certo ora resettiamo e pensiamo a venerdì prossimo. E' parità. Ancora non si è vinto nulla. Ci diamo la carica e anche offensivamente penso che abbiamo giocato bene».
Un successo di rara bellezza agonistica quello di ieri. Dopo l'inno di Mameli e il boato del muro blu dei tifosi bresciani, tutti in rigorosa maglietta coloro oceano - ma ci sono anche i supporter trentini magari meno numerosi ma si fanno sentire al PalaSanFilippo - i due coach, l'aquilotto Buscaglia e il leoncino Martelossi si abbracciano. Sono in corsa per il titolo di miglior coach dell'anno in LegaDue, sono i condottieri di due squadre che si stanno contendendo una semifinale storica.


E' gara2, quella strategica, quella che vale da una parte il 2 a 0 e dall'altra un 1 a 1 per la Bitumcalor che significa incendiare venerdì il PalaTrento sotto gli "occhi" delle telecamere di RaiSport2. Poi inizia una battaglia allo stato puro. "Big gunner" Umeh trascina l'Aquila ad un primo quarto intenso, zeppo di sportellate e di contatti sotto canestro.


Sangue e arena, match da vero playoff. La difesa del professor Buscaglia è letale nel secondo quarto, Pascolo, Conte e Basile guerrieri ed è il valore aggiunto dalla panchina trentina. Anche + 7 trentino ma "Everest" Cuccarolo mantiene famelici i leoni. Le bombe di Umeh e le percussioni di Bj sono devastanti. Match di rara bellezza, aquilotti diversi da gara1, avanti 42 a 38 al the dell'intervallo. L'Aquila non molla un centimetro nel 3° quarto: punto a punto. Aquila chiude +3. E' un girone infernale. Via agli ultimi 10? E Garri è animale da playoff. Così anche Pascolo. Spanghero monumentale. Muscoli da cineteca.

 

E Garri l'animale da playoff, doppia doppia con 11 rimbalzi e 11 punti, dice raggiante «ci sono stati anche errori - sottolinea il centro che sta disputano playoff fenomenali - ma poi alla fine ha vinto chi ha sbagliato meno. Certo ora siamo carichi con questo 1 a 1, ma non è finita. La difesa sicuramente il nostro punto forte ma anche e soprattutto la voglia di non cedere con energia, da parte di tutti. Ha vinto il gruppo». La chiosa al general manager Salvatore Trainotti: «Vittoria caratteriale. Proprio importante. Però ora torniamo davanti al nostro pubblico, venerdì per continuare a sognare».

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