Aquila, today "The Day": alle 18.15 al PalaTrento
Il giro d'onore, venerdì davanti ad un pubblico staripante e da record con 4.000 scatenati godendosi il basket di LegaDue, per i ragazzi della Bitumcalor è stato a capo chino. La Centrale del Latte Brescia ha invertito l'inerzia della serie di semifinale ed oggi, sul 2 a 1 vendicando il ko in casa di martedì scorso, si gioca il match ball in gara4, dalle 18.15 sul parquet del PalaTrento
Il giro d'onore, venerdì davanti ad un pubblico staripante e da record con 4.000 scatenati godendosi il basket di LegaDue, per i ragazzi della Bitumcalor è stato a capo chino. La Centrale del Latte Brescia ha invertito l'inerzia della serie di semifinale ed oggi, sul 2 a 1 vendicando il ko in casa di martedì scorso, si gioca il match ball in gara4, dalle 18.15 sul parquet del PalaTrento.
Gli americani erano già sotto la doccia, Umeh e Bj Elder non hanno dato il cinque, neppure deludente, ai loro dirigenti e ai loro tifosi. Prima, durante il match, c'erano due fantasmi al posto di «the big gunner" di Houston e "the faboloulus" di Madison. Oggi aspetiamo che schiumino voglia di riscatto, senza il loro apporto sarà gran dura trasformare la Bitumcalor in quell'orco cattivo che serve, in quanto a intensità e difesa aggressiva. Come i trentini avevano fatto al PalaSanfilippo e come i bresciani di coach Martelossi, con in testa gli americani Jenkins e Giddens, hanno messo in atto, in maniera spietata, venerdì sera vincendo 79 a 62.
Coach Buscaglia aveva provato anche la zona, ha sperato che nel recupero tutto cuore, a meno 7' dell'ultimo quarto, si potesse raddrizzare una serata che solo l'orgoglio ferito degli azzurri ha cercato di rimettere in sesto, Conte e Garri (playoff da autentico protagonista, anche se venerdì pure lei nei primi tre quarti ha consentito troppo ai rivali, poi si è scatenato in una bomba per il miracolo ed è assurto alla doppia doppia con 19 punti e 10 rimbalzi) e anche Dordei su tutti.
Ma quel più 12 è stato illusorio, la Bitumcalor è poi ricascata nel disordine tattico e di gioco che l'ha caratterizzata tutta la partita. Una "Biancaneve" nelle fauci di una Leonessa trascinata da un Giddens stratosferico, da un Jenkins lucido, da un play Fernandez di eccezionale intensità e dai lunghi che hanno fatto il loro dovere.
Dopo la vittoria della Bitumcalor in gara2 sul parquet inviolato per tutto il 2013, c'era stata tanta attesa e speranza che il miracolo di mettere la testa avanti sul 2 a 1 fosse possibile per la sorprendente matricola del presidente Longhi. La pressione, in casa propria e davanti ad uno scenario fantastico per partecipazione degno di un sold out storico e ancor più significativo dell'esaltante gara3 contro la favorita Barcellona, è schizzata tutta sugli aquilotti, che hanno masochisticamente «distrutto» tutta l'attenzione e la concentrazione, soprattutto nella difesa senza tregua, che c'era stata a Brescia. Oggi dovremo vedere sul parquet la vera Bitumcalor, non quella delle percentuali disastrose di venerdì - 25 palle perse sono un'enormità - e dell'atteggiamento sbagliato.
La Leonessa Brescia è stata invece cattiva come voleva il suo coach, l'esperto Martelossi, che ha battuto Buscaglia nella corsa ad allenatore dell'anno di una manciata di voti telematici. Il 32 di valutazione di "iena" Giddens è il marchio della partita vittoriosa e il sussulto del meno 2 della Bitumcalor ha incrinato gran poco la continuità esplosa da Brescia in un match che ha portato i lombardi sul 2 a 1 ed anche al match point di oggi. Se la Leonessa graffierà ancora l'Aquila come venerdì non ci sarà gara5 mercoledì al PalasanFilippo. Ma questa è una stagione nella quale la Bitumcalor non cessa di stupire. E oggi venderà cara la pelle.