Il Trento perde e Pagniello se ne va
Le tante incognite debitorie che gravano sul Trento avrebbero suggerito all'uomo di Melbourne di muoversi con estrema cautela e massima attenzione. Servono tempo e risposte concrete prima di mettere nero su bianco anche se la presenza allo stadio dello stesso Pagniello, accompagnato da Gianni Petrollini, voleva rassicurare tutti sulle sue reali intenzioni. Per ora però si "limiterà" a fare il presidente e non il proprietario
TRENTO - Che sia già svanito l'effetto Pagniello? Vicende societarie sempre difficili da decifrare, risultati che stentano ad arrivare con continuità, pongono i soliti seri interrogativi sul futuro sempre piuttosto nebuloso del Calcio Trento.
La squadra frena bruscamente al Briamasco la sua rincorsa ai piani alti della classifica, stesa da un Mori pratico e concreto, ma frena anche il manager italo-australiano che sembra aver deciso di rinviare il suo atteso sbarco in via Sanseverino.
Non c'è ancora niente di sicuro insomma riguardo la sbandierata acquisizione della società da parte dell'imprenditore, titolare della Genova International School of Soccer.
Le tante incognite debitorie che gravano sul Trento avrebbero suggerito all'uomo di Melbourne di muoversi con estrema cautela e massima attenzione. Servono tempo e risposte concrete prima di mettere nero su bianco anche se la presenza allo stadio dello stesso Pagniello, accompagnato da Gianni Petrollini, voleva rassicurare tutti sulle sue reali intenzioni. Per ora però si "limiterà" a fare il presidente e non il proprietario, dopo che nella scorsa settimana in via Sanseverino si sono ridefinite le principali cariche in seno alla società.