L'Aquila non dà scampo a Trieste
L'Aquila Basket ritrova la vittoria e lo fa nel migliore dei modi, alzando la voce al momento giusto in un match che poteva e doveva essere abbordabile ma che per cause di forza maggiore si era complicato oltre misura. L'infortunio di BJ Elder dopo 15 minuti scarsi infatti, oltre a tenere tutti i tifosi con il fiato sospeso, aveva fermato anche i bianconeri sul parquet, che tanto dipendono dal carisma e dalle mani del numero 20
TRENTO - L'Aquila Basket ritrova la vittoria e lo fa nel migliore dei modi, alzando la voce al momento giusto in un match che poteva e doveva essere abbordabile ma che per cause di forza maggiore si era complicato oltre misura. L'infortunio di BJ Elder dopo 15 minuti scarsi infatti, oltre a tenere tutti i tifosi con il fiato sospeso, aveva fermato anche i bianconeri sul parquet, che tanto dipendono dal carisma e dalle mani del numero 20. Un black out di 3 minuti che è stato interrotto grazie ad una prova di carattere, di unità e di concretezza. Doti che abbiamo ammirato in tutto il girone di andata.
Trieste si presenta al PalaTrento in piena emergenza a stelle e strisce. Oltre al danno - l'assenza del folletto Ryan Hoover fermato da una rognosa ferita alla fronte -, anche la beffa in quanto Dalmasson è costretto a rinunciare (ritardo di tesseramento) al neo acquisto Brandon Wood, ingaggiato «a progetto» proprio per sostituire lo statunitense con cittadinanza belga. Buscaglia può invece schierare il suo quintetto base e l'approccio è eccezionale. Tripla di Baldi Rossi, comodo appoggio di BJ Elder e schiacciata poderosa di Dada Pascolo per un 7-2 iniziale che conferma in pieno le parole pronunciate in settimana dal triestino trapiantato in riva all'Adige Marco Spanghero: «Partiremo decisi e determinati, non vogliamo sorprese». Trieste nel frattempo si affida principalmente al gioco interno con Harris e Diliegro che cercano di fare la voce grossa sotto le plance ma Baldi Rossi ha la mano caldissima e piazza due bombe in rapida successione che spediscono subito gli ospiti a -12.
I ragazzi di Buscaglia vanno davvero a mille: si iscrive a referto anche Dada Pascolo che porta il numero delle triple realizzate nel primo parziale a 4 su 7 tentativi. Difesa forte e contropiede, questa per ora la chiave della partenza sprint di Forray e compagni ed il risultato alla prima sirena è perentorio: 22-13. Nel secondo periodo c'è Spanghero in cabina di regia e Fiorito prende il posto di un Triche piuttosto anonimo ma la musica non cambia. La bomba di BJ Elder a 2'04'' fissa il +14 mentre dall'altra parte la verve di Diliegro sembra essere l'unica soluzione all'evidente mancanza di soluzioni offensive.
Quando tutto sembra andare per il meglio però, ci si mette la sfortuna: a cavallo del 3'38 Elder è costretto ad uscire, vittima probabilmente di un riacutizzarsi del problema al ginocchio accusato durante la trasferta di Biella. E' un colpo durissimo per i bianconeri che sembrano bloccarsi. Trieste prende fiducia e con la seconda bomba di capitan Carra si riporta sotto sul 39-32 ad 1'44'' dalla pausa. Buscaglia così ridisegna la squadra inserendo tre piccoli (Forray, Spanghero e Triche) insieme a Baldi Rossi e Lechthaler, al fine di gestire al meglio il pallone nella metà campo offensiva ed infatti l'emorragia si placa grazie ad alcune scorribande offensive di Spanghero ed al capitano italo-argentino che firma con una bella penetrazione il 46-35 a tabellone.
In avvio di ripresa Trento torna a mettere sul parquet un gioco spumeggiante riproponendo le armi che avevano pagato buoni dividendi ad inizio match. Il «quintetto piccolo» con Marco Spanghero al posto di BJ Elder non sembra soffrire la fisicità ospite ed anzi produce un break di 9-0 caratterizzato dall'ennesima bella giocata di uno Spanghero in serata molto positiva (alla fine saranno 16 i punti per lui) e dall'inchiodata in contropiede di Brandon Triche. Per Trieste il problema principale sono invece le palle perse (ben 5 nella prima metà del terzo parziale), unite ad una transizione difensiva non sempre all'altezza.
I bianconeri trovano il massimo vantaggio sul +22 con la prima tripla di serata per Triche e gli ospiti mostrano i primi segni di rassegnazione. La testa per i giocatori di Dalmasson è già alla prossima sfida contro il fanalino di coda Imola, un test senza dubbio più abbordabile. Da qui in poi Pascolo e compagni si limitano a controllare e Buscaglia ha così la possibilità nell'ultimo periodo di testare anche Lorenzo Molinaro, 8 minuti in campo per la giovane ala di S. Daniele del Friuli, che finora non ha trovato molto spazio ed indicazioni importanti per l'allenatore trentino.