«Maria» nell'alloggio dell'Opera Studente denunciato e allontanato
Addio all'appartamento a canone d'affitto ridotto. Addio alle agevolazioni per poter studiare a Trento vicino alla sede dell'Università senza dover sborsare qualche centinaia di euro al mese. Colpa di una quarantina di grammi di marijuana che gli agenti della squadra mobile di Trento hanno trovato all'interno di un barattolo della cucina di un ragazzo che abitava in uno degli appartamenti messi a disposizione degli studenti in possesso di una serie di requisiti. Il possesso di droga, però, è una delle cause per le quali l'Opera Universitaria - ente funzionale che si occupa di borse di studio, mense e posti letto - può intervenire e così ha fatto
Addio all'appartamento a canone d'affitto ridotto. Addio alle agevolazioni per poter studiare a Trento vicino alla sede dell'Università senza dover sborsare qualche centinaia di euro al mese. Colpa di una quarantina di grammi di marijuana che gli agenti della squadra mobile di Trento hanno trovato all'interno di un barattolo della cucina di un ragazzo che abitava in uno degli appartamenti messi a disposizione degli studenti in possesso di una serie di requisiti. Il possesso di droga, però, è una delle cause per le quali l'Opera Universitaria - ente funzionale che si occupa di borse di studio, mense e posti letto - può intervenire e così ha fatto.
La perquisizione nella casa del ragazzo è stata effettuata lunedì scorso e nei confronti dello studente è scattata subito la denuncia per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
G.R., 20 anni, campano, studente di filosofia, in questo periodo viveva da solo nell'appartamento di via Tomaso Gar. Eppure casa sua - stando alla segnalazione effettuata dai vicini - c'era sempre un gran movimento a tutte le ore. Per questo è arriva la richiesta di controlli alla polizia. Dopo una serie di appostamenti gli agenti hanno deciso di intervenire insieme al personale dell'Opera Universitaria. Nella casa, nella zona giorno, sono stati appunto trovati una quarantina di grammi di marijuana in parte già divisa in dosi e un bilancino di precisione.
«Si tratta di merce che ha un valore non superiore ai 200 euro» avrebbe detto il laureando ai poliziotti. È la prima volta che negli appartamenti gestiti dall'Opera vengono trovate sostanze stupefacenti.Sono 1297 i posti letto (di proprietà e in locazione) gestiti dall'ente presieduto dal professor Alberto Molinari, a cui si aggiungono i 207 in locazione o convenzione che fanno capo a Acisif, Il Faggio, Curia, Opera Barelli e Ropsminiani.
Dell'individuazione della marijuana in camera difficilmente si stupiscono gli studenti. Le canne girano in tante feste e festini. Lo stupefacente non stuoisce gli univeristari, ma a San Bartolomeo, sede dello studentato di Trento Sud e anche degli uffici amministrativi dell'Opera Universitaria, si assicura che la cosa non è accettabile. L'allontanamento è una misura prevista per violazione del regolamento, ma mai si è resa necessaria dopo avere trovato droghe nei locali assegnati agli studenti. «Ogni mese - spiegano i responsabili - facciamo dei controlli nelle stanze. Si tratta di passaggi negli alloggi per verificare che non siano stati fatti danni e che le regole vengano rispettate. Nel caso specifico ci siamo mossi a seguito di una segnalazione arrivata alle forze di polizia. E ci siamo attivati in collaborazione con la squadra mobile. Il ragazzo ha perso per sempre l'alloggio a cui aveva diritto. Certi nostri provvedimenti servono anche per dare un segnale ai suoi coetanei, ospiti delle nostre strutture».