Razzismo, pugno duro Uefa: Tavecchio fermato sei mesi
Pugno di ferro dell'Uefa sul caso Tavecchio: il presidente della Figc è stato squalificato per sei mesi per le sue frasi sui «mangiabanane» in sede di presentazione della sua candidatura al vertice della Federcalcio. Il presidente: «Non commento, continuo a lavorare» Il VIDEO con le frasi incriminate
Pugno di ferro dell'Uefa sul caso Tavecchio: il presidente della Figc è stato squalificato per sei mesi per le sue frasi sui «mangiabanane» in sede di presentazione della sua candidatura al vertice della Federcalcio.
La Commissione controllo, etica e disciplina della Federcalcio europea precisa che Tavecchio «sarà ineleggibile per qualsiasi posizione come dirigente Uefa», «non potrà partecipare al prossimo Congresso Uefa del 24 marzo 2015» e dovrà inoltre «organizzare un evento speciale in Italia volto ad aumentare la consapevolezza e il rispetto dei principi della risoluzione Uefa
contro il razzismo». La decisione «è immediatamente esecutiva».
La Figc accetta la decisione della Disciplinare Uefa sul suo presidente Carlo Tavecchio e non ricorre al Tas: è la posizione della Federcalcio italiana «al fine di evitare il protrarsi di un contenzioso che avrebbe visto contrapposte la Uefa e la Figc per un lungo periodo che si sarebbe potuto risolvere solo davanti al TAS».
«In merito - si legge in una nota della Federcalcio - al procedimento avviato dalla Uefa nei confronti del presidente della Figc per le espressioni usate il 25 luglio scorso in occasione dell’assemblea della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, dopo aver spiegato la propria posizione, ha preso atto della proposta formulata dall’ispettore disciplinare della Uefa e ha deciso di accettarla al fine di evitare il protrarsi di un contenzioso che avrebbe visto contrapposte la Uefa e la Figc per un lungo periodo e che si sarebbe potuto risolvere solo davanti al TAS per stabilire se la Uefa fosse competente ad intervenire su questa materia, stante l’avvenuta archiviazione di un analogo procedimento da parte della procura federale».
«Il presidente Tavecchio - prosegue la Federcalcio - ha dunque aderito alla proposta dell’ispettore disciplinare della uEFA, il quale ha chiesto che Tavecchio si astenga dal partecipare al Congresso della UEFA in programma il 24 marzo 2015 e si astenga altresì dal partecipare o dal farsi nominare in eventuali Commissioni UEFA per un periodo di sei mesi.
Tavecchio si è poi impegnato con la Uefa ad attivare in Italia una speciale iniziativa in favore dell’integrazione, come del resto aveva annunciato già in occasione della presentazione del suo programma». «La definizione così concordata tra il presidente Tavecchio e l’ispettore disciplinare della UEFA - conclude la nota - è stata recepita dalla Commissione Disciplinare con una formale decisione che pone fine al procedimento».
«Le sentenze non si commentano, si accettano. Continuiamo a lavorare», ha detto lo stesso presidente della Federcalcio, che dunque non potrà partecipare per 6 mesi alle commissioni Uefa e non sarà presente al congresso Uefa di marzo 2015, anche se potrà rappresentare la Federcalcio in campo internazionale.