La Cmc Ravenna sbatte sul muro della Trentino Energy: secco 0-3
Senza Renan, Ravenna fa meno paura. Infortunato il gigante brasiliano, per i romagnoli l’opposto lo fa Jeliazkov, ma non è la stessa cosa. E allora: nonostante un servizio entrato in coppia solo dopo una mezz’ora di gioco e con un attacco a corrente alternata, la Energy TI Trentino sfodera un muro granitico (12 punti) e porta a casa partita e posta piena: il 3-0 finale parla chiaro, nonostante un secondo set combattutissimo e chiusosi dopo 40 minuti di battaglia col punteggio di 34-23.
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Era, lo si capisce, una partita delicata per entrambe le squadre, alla vigilia. Ravenna ci arrivava con l’aura di «quasi capoclassifica»: fino a sabato pomeriggio divideva la prima posizione in Superlega con la Lube Treia e Modena; nell’anticipo di Piacenza, poi, Modena ha strapazzato la Copra e si è portata avanti. Ma insomma, la Cmc Ravenna aveva perso solo con Treia. Trento, dal canto suo, era arrivata a Forlì (dove Ravenna gioca i match casalinghi) con la fame di chi deve dimostrare che una squadra da quartieri altissimi: in cinque partite, quattro vittorie e una sconfitta. E allora avanti con la gara.
Nel primo set, per i trentini il muro è il fondamentale fondamentale, e scusate il calembour: sette punti pieni e decine di palloni toccati e rallentati, pronti per essere rigiocati. Una montagna spesso invalicabile che toglie certezze all’attacco ravennate. In realtà all’inizio le cose apparivano diverse. Tanto che, complici un paio di svarioni trentini (compreso anche un errore di formazione), la partita è rimasta in bilico. Il video check conforta in tre occasioni Ravenna (due volte nello stesso punto!) e fino all’11 pari la gara veleggia in perfetto equilibrio. Poi il muro trentino sale in cattedra e nel finale la battuta di Birarelli (autore anche di 3 stampi nel parziale!) confeziona due ace e di fatto chiude il set, formalmente obliterato da un muro di Solé.
Già, ancora un muro, il settimo del parziale, ma è anche nel secondo set, lungo eterno, che il muro fa la differenza. All’inizio però a favore di Ravenna. Che infatti si porta avanti. Poi - nei momenti più caldi della partita - Trento ritorna a piazzare le mani con precisione, annulla un Cebulj in grande difficoltà, e va così ad aggiudicarsi il parziale, seppure con una battaglia all’arma bianca. Solo al punto 33, i trentini riescono a chiudere. Kaziyski, ritrovato al servizio e anche in attacco rispetto a un primo set opaco, batte forte, la ricezione ravennate stenta e Lanza con un tocco d’astuzia fa 34-32. Chi fra i trentini, in questa frazione - specie nel finale - si appanna un po’ è Nemec. Stoytchev dà spazio a Nelli che prima imbrocca un ace colpendo sul polpaccio l’opposto Jeliazkov che tentava di scansarsi, poi, rientrato nel terzo parziale, sfoggia un altro servizio vincente oltre ad un salvataggio provvidenziale e a un paio di attacchi efficaci.
È sempre Mengozzi, bandiera ravennate, a tenere alta la tensione del match: quando chiamato in causa dal palleggiatore Toniutti è sempre efficace. Ma efficaci sono anche le battute trentine. Kaziyski spinge e dopo i due ace del secondo set, ne mette giù altrettanti nel terzo. Colaci, in difesa e ricezione non sbaglia nulla e offre garanzie alla Energy che così vola verso il 3-0 che la porta al terzo posto in classifica, dietro la coppia Modena-Treia, finora inarrestabili a punteggio pieno. Dopo l’anticipo di sabato in cui Modena ha battuto per 3-0 Piacenza, ieri i marchigiani della Lube hanno risposto andando a vincere anche loro per 3-0 a Milano contro la Revivre. Così ora la classifica vede Modena e Treia al comando con 15 punti seguite dalla Energy a 14 (anche se con una partita in più).