Federer contro Djokovic è la finale a Roma Riuscirà Roger a sfatare il tabù del Foro Italico?
Nole contro Roger, ovvero la a miglior finale possibile al Foro Italico, almeno visti i risultati degli ultimi mesi. Saranno infatti Novak Djokovic e Roger Federer a contendersi oggi il trofeo della 72a edizione degli Internazionali d'Italia. Il bilancio dei precedenti vede il serbo in vantaggio per 20 a 18 (4-3 sulla terra rossa): due i precedenti sulla terra romana, 2009 e 2012 sempre in semifinale, entrambi favorevoli al 27enne di Belgrado.
Quest'anno i due si sono affrontati in due occasioni: in finale a Dubai ha vinto Roger in due set, in quella di Indian Wells si è imposto Nole per 6-2 al terzo. Per Novak è la sesta finale al Foro: ha già vinto il titolo nel 2008 (battendo Wawrinka), nel 2011 e nel 2014 (superando Nadal) mentre ha perso quelle del 2009 e del 2012 (sempre sconfitto da Rafa). Per Roger è la finale numero quattro: quello di Roma è uno dei pochi trofei a mancare nello straordinario palmares del 33enne fuoriclasse di Basilea. Ci è andato vicinissimo - con ben due match-point - nella finale contro Nadal nel 2006, l'ultima giocata al meglio dei cinque set.
Ed ancor prima, nel 2003, era stato Mantilla a negargli il successo mentre nel 2013 è stato messo ko ancora da Rafa. Oggi contro Djokovic potrebbe essere l'ultima chance. Nole ha staccato per primo il pass. Il numero uno del mondo e campione in carica, ha sconfitto in semifinale con un doppio 6-4 lo spagnolo David Ferrer, settimo favorito del seeding, in un'ora e 36 minuti di partita quasi sempre a senso unico.
Federer il trofeo di Roma lo vuole davvero e lo ha dimostrato passeggiando "sopra" il connazionale Stan Wawrinka nel 18esimo capitolo del derby rossocrociato. Stan magari si era anche un pò illuso quando ha cominciato da extraterrestre volando sul 3-0. Poi Federer ha cominciato a fare sul serio e Wawrinka si è sciolto:
Risultato: parziale di dodici giochi a 2 per il 33enne fuoriclasse di Basilea e match archiviato per 6-4 6-2 in 55 minuti. Il tempo di una lezione di tennis sul Centrale per "Stan the man", solo l'ombra del giocatore capace venerdì sera di eliminare Rafa Nadal, recordman di successi al Foro Italico con ben sette vittorie.
Dopo la vittoria-lampo, anche King Roger ha parlato del campo: "Non è l'ideale, giochi preoccupato e ti muovi preoccupato. Ma non penso sarà un problema domani, penso che faranno il possibile per sistemarlo". "Altrimenti ci passeremo sopra", ha concluso filosoficamente. Il 33enne di Basilea, n. 2 mondiale, punterà al primo titolo nella Capitale, dove è arrivato in finale nel 2003, 2006 e 2013. Il bilancio delle sfide tra i due fuoriclasse - una delle saghe che illuminano da anni il tennis planetario - è 20-18 per lo svizzero, che però ha perso le due giocate al Foro Italico, in semifinale nel 2009 e 2012.
La sorpresa della giornata è stata l'eliminazione di Simona Halep, battuta per 2-6 6-3 7-5 dalla Carla Suarez Navarro. "Sono dispiaciuta perchè volevo vincere, ma sono comunque arrivata in semifinale. E ci riproverò il prossimo anno", il commento della romena, numero 2 del ranking. "Abbiamo giocato entrambe ad alto
livello e sono felice per com'è andata oggi", le ha fatto eco la spagnola, n. 10, confessando di avere in Francesca Schiavone - come lei una delle poche che ancora sfoggiano il rovescio a una amano il tennis e lo avverto", ha aggiunto la 26enne di Las Palmas, annunciando che stasera mangerà "la pasta italiana".
Non è stata una sorpresa, invece, l'affermazione della tigre siberiana Maria Sharapova, campionessa a Roma nel 2011 e 2012, nel derby russo con Daria Gavrilova. Ma la 21enne moscovita, numero 78 Wta e al debutto agli Internazionali, ha dato filo da torcere alla più famosa e titolata siberiana - più vecchia di sette anni, più
alta di 22 cm (1,88 contro 1,66) e 75 gradini più su nel ranking - pur accusando un problema fisico che l'ha costretta ad un 'time out' medico. Alla fine, la Sharapova si è imposta per 7-5 6-3, in un'ora e 48', sull'impertinente ragazzina che nell'unico precedente, a fine marzo a Miami, aveva osato batterla. E che al Foro Italico si è presa il lusso di far fuori al secondo turno Ana Ivanovic.
A Daria, Masha ha fatto comunque i complimenti, non senza denunciare anche lei le condizioni del terreno: "Sicuramente la superficie non è all'altezza degli standard, è da risistemare per il prossimo anno, ci sono diverse buche". E domani - contro la spagnola che ama la pasta e che a Roma prima d'ora era arrivata al massimo ai quarti - cercherà il tris. Forte anche del 3-1 nelle sfide precedenti.