Roland Garros, Flavia Pennetta sbarca agli ottavi Federer e Sharapova avanti con autorità
Flavia Pennetta negli ottavi al Roland Garros come nel 2008 e nel 2010. La 33enne brindisina, testa di serie numero 28, ha battuto la spagnola Carla Suarez Navarro, numero 8 del mondo e finalista ai recenti Internazionali BNL d’Italia, in due set: 63 64 in un’ora e dieci minuti.
Un gran match quello giocato dalla Pennetta, che a distanza di sette anni si è così presa la rivincita sulla spagnola, dalla quale fu sconfitta sulla terra rossa parigina negli ottavi: in quell’occasione la Suarez Navarro, appena ventenne e proveniente dalle qualificazioni, si impose a sorpresa su Flavia che sembrava lanciatissima verso i quarti, traguardo mai raggiunto al Roland Garros.
Nel primo set Flavia è sempre stata avanti: è andata a servire sul 5-3 e ha chiuso con una splendida volée di rovescio dopo un attacco lungo linea di rovescio. Ottimo anche l’inizio della seconda partita, con Flavia sul 3-1. A quel punto l’azzurra ha accusato l’unico piccolo passaggio a vuoto della sfida lasciando troppo campo alla rivale, che ne ha approfittato salendo sul 4-3. Brava Flavia a non disunirsi, restare lucida e tornare aggressiva come nel primo parziale: ha ripreso a condurre gli scambi togliendo campo all’avversaria e infilato tre game consecutivi chiudendo 64 senza rischiare nulla.
Domenica la attende un’altra giocatrice spagnola, la 21enne di origini venezuelane Garbine Muguruza, testa di serie numero 21, che lo scorso anno a Parigi raggiunse i quarti battendo Serena Williams. La tennista nata a Caracas, tra le emergenti del circuito. conduce 2-0 nei precedenti: il primo nel 2012 a Miami e il secondo lo scorso anno a Sofia, entrambi sul cemento.
Oggi tocca a Francesca Schiavone e Sara Errani giocare il terzo turno. La milanese, trionfatrice a Parigi nel 2010 e finalista nel 2011, a quasi 35 anni (li compirà il prossimo 23 giugno) è al terzo turno del Roland Garros dopo aver vinto un match durato tre ore e 50 minuti contro Svetlana Kuznetsova, altra campionessa del torneo (lo ha vinto nel 2009 ed è stata finalista nel 2006). La Schiavone si è imposta con il punteggio di 67 (11) 75 10-8. Una sfida che ha ricordato molto da vicino quella indimenticabile vinta sempre dall’azzurra nel 2011 agli Australian Open per 16-14 al terzo set dopo quattro ore e 44 minuti e sei match point annullati: l’incontro più lungo in uno Slam della storia del tennis femminile. La milanese, alla 59esima presenza consecutiva in uno Slam (15esimo Roland Garros di fila), record tra le giocatrici in attività (tra gli uomini Roger Federer è a quota 62) attende la rumena Andreea Mitu, 23enne di Bucarest, numero 100 Wta, che ha eliminato a sorpresa per 26 76(5) 64 la ceca Karolina Pliskova, dodicesima testa di serie. Tra Schiavone e Mitu non ci sono precedenti.
Per la Errani, testa di serie numero 17, c’è la tedesca Andrea Petkovic numero 10 del seeding, contro cui ha perso lo scorso anno proprio a Parigi nei quarti. Tre i precedenti, tutti sulla terra rossa, con la 27enne nata a Tuzia, in Bosnia, in vantaggio 2-1. La 28enne romagnola nelle ultime tre edizioni dello slam francese vanta una finale (2012), una semifinale (2013) ed i quarti (2014).
Tre set contro il belga Darcis, altrettanti contro il serbo Troicki, con il quale aveva perso lo scorso marzo a Miami sul cemento. Simone Bolelli ha così eguagliato il suo miglior risultato al Roland Garros raggiungendo il terzo turno come nel 2008. Il 29enne bolognese, seguito dal suo nuovo staff composto da Giorgio Galimberti e Federico Torresi, è in grandi condizioni di forma. Ottimo al servizio e di diritto, i suoi due colpi migliori, molte bene nelle accelerazioni di rovescio. Puntuale anche nel cercare la rete: contro Troicki lo ha fatto 22 volte ed ha ottenuto 15 punti.
Oggi al terzo turno sfiderà David Ferrer, testa di serie numero 7, che lo ha battuto proprio al Roland Garros lo scorso anno (62 63 62). Cinque i precedenti e tutti a favore del 33enne spagnolo, finalista a Parigi nel 2013.
Tutto come da pronostico nel "day 6" del Roland Garros di Parigi che sta allineando la parte alta dei tabellone maschile e di quello femminile al quarto turno (ottavi).
Per quanto riguarda il torneo rosa va veloce Maria Sharapova, seconda favorita del seeding, messa in difficoltà più dalla tosse - che non le sta dando tregua in questa prima settimana dello Slam francese - e dal vento che non dalla sua avversaria di terzo turno, l'australiana Sam Stosur (n. 26), battuta per 63 64. Masha, che nelle ultime tre edizioni del torneo è arrivata sempre in finale (trionfando nel 2012 e nel 2014), si è così aggiudicata il 45esimo match degli ultimi 51 disputati sulla terra. Al prossimo turno l'attende la ceca Lucie Safarova (n. 13), che ha tenuto a bada il tennis esplosivo ma incostante della tedesca Sabine Lisicki (n. 20) centrando per la terza volta in carriera il traguardo degli ottavi (ci era già riuscita nel 2007 e nel 2014).
Non si è distratta per nulla Ana Ivanovic, che per la prima volta in questa edizione ha chiuso un match in due set:: la 27enne di Belgrado, vincitrice all'ombra della Tour Eiffel nel 2008 (dopo essere stata finalista anche l'anno prima) e settima testa di serie, ha liquidato per 60 63 la croata Donna Vekic, sotto i riflettori per una presunta relazione con Stan Wawrinka. Negli ottavi Ana troverà la russa Ekaterina Makarova, nona testa di serie, in questa stagione entrata per la prima volta tra le top-ten: per la moscovita si tratta della seconda presenza al quarto turno del major parigino dopo quella del 2011. Torna negli ottavi per il secondo anno di fila Garbine Muguruza: la spagnola, numero 21 del tabellone, ha battuto in rimonta (46 62 62) la tedesca Angelique Kerber (n. 11) infilando da due pari del secondo set un parziale di dieci giochi a due. Per la spagnola di origini venezuelane - che deve difendere i quarti dello scorso anno quando per un set e mezzo fece venire i brividi alla Sharapova poi vincitrice del torneo - la prossima avversaria sarà l'azzurra Flavia Pennetta, 28esima del seeding.
Passando al torneo maschile Roger Federer va svelto quasi quanto Masha. Lo svizzero numero due del seeding e del ranking mondiale, ha impartito una severa lezione al bosniaco Damir Dzumhur (64 63 62): certamente più impegnativo per il 33enne fuoriclasse di Basilea, trionfatore a Parigi nel 2009 (quando realizzò il Career Grand Slam), il vincente tra il francese Gael Monfils (n. 13) e l'uruguaiano Pablo Cuevas (n. 21), entrambi da prendere con le molle sul "rosso".
Intanto il pubblico francese si è goduto il successo in cinque set di Gilles Simon (n. 12) nel derby contro Nicolas Mahut. Il 30enne di Nizza, in dubbio fino alla vigilia del torneo, si è complicato non poco la via (ha avuto set point sia nella seconda che nella terza frazione, entrambe perse al tie-break) prima di dominare Mahut negli ultimi due set: contro "Stan the man" Wawrinka (n. 8) non potrà concedersi le stesse distrazioni.