Riscossa dei Warriors, la serie di finale va sul 2 a 2 Paura per Lebron James: taglio in testa contro la telecamera
Un colpo durissimo da incassare. Cleveland sciupa la possibilità di portarsi ad un solo passo dal Larry O'Brien Trophy, e nella Gara 4 delle Nba Finals si fa riprendere sul 2-2 dai Golden State Warriors. Il 103-82 della Quicken Loans Arena (maggior gap finora nella serie) mette a nudo tutte le debolezze della squadra di Blatt, con LeBron James (protagonista di un brutto scontro fortuito con un cameraman) che si ferma a 20 punti.
Kerr decide di mescolare le carte a disposizione, abbassando il quintetto base con Bogut sacrificato per far spazio ad Iguodala: mossa azzeccata, visto che con l'ex Nuggets in campo (autore di 22 punti) Golden State chiude il primo quarto avanti nel punteggio per la prima volta nella serie. A metà del secondo periodo cade un silenzio assoluto sulla Quicken Loans Arena: dopo un fallo di Bogut, LeBron James viene spinto fuori dal campo e nel tentativo di rimanere in equilibrio pesta violentemente la nuca contro la videocamera di un operatore seduto a bordocampo.
Il Prescelto sarà costretto a giocare tutto il resto del match con un vistoso taglio, segno indelebile di questa serie finale: rimane meno impressa la prestazione del numero 23, che abbassa la sua spaventosa media realizzativa fermandosi a 20 punti con 12 rimbalzi e 8 assist.
Nel terzo periodo i padroni di casa rientrano fino al -3 (65-62 Golden State) grazie anche un ottimo Mozgov (28 punti per il russo), salvo venire poi ricacciati indietro nell'ultima frazione dall'attacco degli Warriors. Per Curry (che in Gara 4 seleziona più attentamente le sue conclusioni) ci sono 22 punti più 6 assist: niente di così mostruoso, ma basta per infliggere ai Cavs una delle vittorie in trasferta con il distacco più ampio nella storia delle Finals. Ora si torna alla Oracle Arena, in una Gara 5 che darà forse l'indizio definitivo su chi tra Cleveland e Golden State metterà al dito l'anello.