Che colpo per il Neruda: l'opposto è l'olimpionica Mari

IL COMUNICATO

L'opposto è il ruolo capace di far saltare il banco. Di sicuro è da lì che arriva il gran botto del Neruda per la prossima serie A1. Un colpo capace di spostare gli equilibri. Arriva dal Brasile, infatti, il braccio pesante che dovrà prendere la mano di Bolzano nelle difficili acque del massimo campionato e il suo nome è Marianne Steinbrecher.
Una fuoriclasse di livello globale con un oro olimpico e un argento mondiale in bacheca, insomma, si appresta calcare il PalaResia mettendo un nuovo, pesantissimo, tassello nel roster che il presidente Rudy Favretto e il ds Pietro Babbi consegneranno nelle mani di Fabio Bonafede per andare a caccia di una salvezza che vale uno scudetto. Steinbrecher non ha bisogno di tante presentazioni: pietra angolare di moltissime vittorie del Brasile e grande protagonista di svariati campionati mondiali tra cui, naturalmente, quello italiano. Un'atleta che in Brasile ha un seguito incredibile e sarà capace di dare un impulso nuovo anche all'immagine del Neruda. Volto da copertina e capacità di portare il nome della squadra e dei suoi sponsor anche oltre l'oceano. Un colpo d'oro anche per Bolzano e il suo territorio che di sicuro accenderà spie importanti di interesse in Sudamerica, mercato tutto sommato ancora inesplorato.
Steinbrecher, per tutti “Mari”, è un opposto classe '83 nata a San Paolo e cresciuta nella squadra di Osasco, dove è tornata nella scorsa stagione. Nelle sue vene scorre anche sangue russo. Dopo gli esordi brasiliani con la vittoria di cinque titoli paulisti e tre titoli nazionali, Steinbrecher arriva nel 2006 per la prima volta in Italia nelle fila di Pesaro dove vince la supercoppa italiana. Dopo una breve parentesi brasiliana ecco che nella stagione 2007-2008 fa scoppiare di gioia Pesaro con la vittoria del tricolore e della coppa Cev. Da lì il ritorno in Brasile con altri titoli nazionali sgranocchiati come noccioline.
Da far strabuzzare gli occhi il suo ruolino con la nazionale verdeoro, una delle migliori al mondo in assoluto. Tre i Grand Prix portati a casa con tanto di titolo Mvp nel 2008, ma il metallo che luccica di più è l'oro olimpico di Pechino 2008 ottenuto battendo in finale gli Stati Uniti per 3-1. Come se non bastasse ecco l'argento ai mondiali di Giappone 2006.
La pallavolo altoatesina comincia davvero ad entrare una nuova dimensione.

comments powered by Disqus