Le Fiamme Gialle all'aeroporto festeggiano la Cagnotto
Tania Cagnotto torna in Italia, dopo il Mondiale di Kazan, e a riceverla trova le sue Fiamme gialle. È stata festosa, con baci e abbracci, l’accoglienza all’aeroporto di Fiumicino per la campionessa del mondo rientrata insieme al resto della delegazione italiana e al papà Giorgio, e con al collo tre medaglie: l’oro nel trampolino un metro e due bronzi, nel trampolino da tre metri e nel sincro misto con l’azzurro Maicol Verzotto.
«Non mi aspettavo di trovare cosi tanti colleghi della guardia di fnanza al mio rientro a casa, è stata una bella emozione. Cosa voglio fare adesso? Per prima cosa vorrei mangiare una pizza. L’Olimpiade di Rio? C’è ancora tempo...», le parole della tuffatrice azzurra.
Ad attenderla all’aeroporto romano, oltre ad atleti, tecnici e il comandante del gruppo sportivo delle Fiamme gialle, il colonnello Vincenzo Parrinello, anche una folta rappresentanza di militari del Corpo in servizio presso l’aeroporto. Il tenente Salvatore Canciello, comandante della sezione antiterrorismo di Fiumicino, ha omaggiato la tuffatrice con un bouquet di fiori.
Ieri, nel giorno in cui la 4X100 maschile stile (Dotto, Orsi, Santucci e Magnini) ha ottenuto uno storico bronzo nella rassegna iridata di Kazan, Tania Cagnotto è giunta terza nel sincro misto con Micael Verzotto, chiudendo da protagonista il suo mondiale.
La bolzanina lascia Kazan da vera regina e porta a dieci le medaglie iridate in otto rassegne disputate e coronate in Russia proprio dal titolo che le mancava. «È il mondiale più bello della mia carriera, meglio di così non potevo chiudere. Bisogna saper smettere al momento giusto e penso sia arrivato», sorride l’azzurra.