Real Madrid - Barcellona blindata Il Clasico è partita ad alto rischio
Un ‘Clasicò blindato. Real Madrid-Barcellona non potrà mai essere una partita normale, ma la sfida di sabato al Bernabeu è al di fuori di ogni schema.
Come sempre la commissione Antiviolenza l’ha definita “ad alto rischio”, ma dopo i fatti di Parigi “il dispositivo di sicurezza sarà speciale”, come ha detto il Ministro dell’Interno Fernandez Diaz. Così 1.600 agenti speciali (tra cui unità cinofili e artificieri altamente specializzati) affiancheranno i mille solitamente impiegati per questa partita e attorno allo stadio ci sarà un triplice ‘anellò di sicurezza che consentirà l’accesso solo a ‘medià accreditati e ai possessori di biglietto.
Intanto, mentre sembrano fuori luogo i proclami del rientrante Bale che si dice “pronto alla battaglia”, c’è anche chi pensa all’aspetto calcistico del grande classico del calcio spagnolo, per il quale i biglietti sono arrivati a costare 2700 euro e che sarà la 400/a partita ufficiale di Neymar da calciatore professionista. Sul match aleggia il dubbio Messi, lontano dai campi da due mesi ma che sabato vuole esserci. Per questo anche oggi si è allenato con i compagni. “E io l’ho visto bene - ha riferito Andres Iniesta -. Le sensazioni sono positive, però bisogna vedere come si sentirà domani. Se Lio ci sarà va benissimo, ma abbiamo in ogni caso una ‘rosà in grado di competere e vincere. Il problema della sicurezza? Ora ci hanno calmato, spiegandoci che non ci sono rischi”.
In casa del Real Madrid tiene banco la questione Benitez, perchè alcuni giornali spagnoli (vicini alla dirigenza della ‘Casa Blancà) scrivono che Florentino Perez esonererà l’allenatore in caso di sconfitta, che farebbe precipitare le ‘merenguè a 6 punti dal Barca. Zinedine Zidane, attuale tecnico del Castilla, la squadra-filiale, sarebbe già stato allertato ma avrebbe anche fatto presente che preferirebbe entrare in carica dalla prossima estate. Così la soluzione ponte potrebbe essere costituita da Victor Fernandez, ex tecnico di Saragozza, Betis, Porto e Deportivo La Coruna, e attuale supervisore del settore giovanile, che occuperebbe fino a giugno il posto poi destinato a Zizou, che secondo Perez potrebbe diventare “il Guardiola del Real”.